Desenzano, 1 aprile 1953.

L’applicazione costante e appassionata ha fatto superare a Giancarlo Abeni i limiti della preparazione alla pittura derivante dall’essere autodidatta. 

Tanto che nelle sue opere, a spatola su tela, v’è chi nel suo esprimersi figurativo modernamente inteso, ha ravvisato il riflesso della sua indole che ha vivo il senso degli effetti plastici e luministici per cui la natura è ravvivata da luci e ombre radenti sui colori vivi graduati da trasparenze e riverberi.

Nascono così quadri di particolare brillantezza in cui la tela dipinta, raschiata dalla spatola, lisciata pone in evidenza le strutture naturalistiche intese con visione personale.

Fin dalla metà degli anni Settanta Giancarlo Abeni ha presenziato a mostre desenzanesi, meritevole di riconoscimenti; a Desenzano ha pure proposto una sua rassegna personale, per poi estendere le partecipazioni a manifestazioni prodotte in località lontane, da Milano a Bologna, Verona, Padova, Mantova, Genova, oltre che a Brescia.

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