Brescia, 1946

Laureata in Lettere e Letterature straniere all’Università Bocconi di Milano, durante il soggiorno nel capoluogo ha frequentato il quartiere di Brera: un modo di secondare la passione per l’arte vissuta quando ancora era giovanissima. Intrapreso l’insegnamento, vi ha coniugato una intensa ricerca pittorica i cui frutti ha fatto conoscere nel 1978.

Da allora sono seguite numerose mostre personali, tenute a Brescia negli anni 1979, 1982, 84, 87, 1990, 91, 93, 2001, 2003, Cremona e Modena (1979), Milano (1983, 1990), Bergamo (1984, 88, 1992), Rezzato (1985), Bologna (1986), Bolzano (1990), Provaglio d’Iseo (2001).

Numerose le partecipazioni a mostre collettive locali, regionali, ma anche fuori d’Italia (Amburgo).

Fondatrice e animatrice dell’Associazione Artistica “Domina”, nata nel 1984, in seno ad essa ha affrontato differenti tematiche riferite in modo particolare al mondo femminile: sue opere sono così state proposte più volte annualmente e fino al 1995, in note sedi di Brescia, Calvisano, Verolanuova, Castiglione delle Stiviere, Villa Carcina, Orzinuovi, Milano, Bienno, Lovere, Arcevia di Ancona, Genova. L’attività sodale è documentato da numerosi opuscoli curati da Floriano De Santi ed era confacente all’artista, impegnata ad esprimersi mediante cicli pittorici, chiaramente figurativi e rivelanti appieno l’intenzione comunicativa. Ricorda Fausto Lorenzi che Anna Adami aveva varcato gli anni Novanta affacciandosi sull’abisso di montagne incantate, inchiodata in una malia stregonesca e attonita, al senso di una immanenza incombente di rocce dolomitiche che congelava in una sua puntinatura forte e minuziosa come a impedire che rovinassero.

Vennero poi le figure alle finestre, i paesaggi contemplati dalla finestra, interni con nello sfondo finestrato scoprente ampi spazi fioriti… da ultimo le maternità narrate nei differenti momenti quotidiani. Visioni di una politezza assoluta riflettente il nitore del cuore e della mente dell’autrice, avente di certo cognizione dei maestri del lontano passato, dei grandi del Novecento, Carrà, Casorati, Gentilini ai quali fa pensare la realtà osservata nella luce quieta, la composizione fatta di poche ma elaborate e raffinate tonalità cromatiche: un variare di verdi, rosa, gialli, bianchi, azzurri limpidi, luminosi, come ha notato Domenico Montalto.

Com’era stata presidentee dell’Associazione Artistica “Domina”, così Anna Adami ha ricoperto la vicepresidenza dell’Associazione Artisti bresciani dal 1993 al 1999.

Sua l’Ultima Cena posata nel 1995 nella chiesa parrocchiale di San Giacinto al quartiere Lamarmora.

BIBLIOGRAFIA

D. MONTALTO (a cura di), “Anna Adami. Maternità e altro”, Brescia, Galleria AAB, 11-29 gennaio 2003. (Con puntuale documentazione).

P.V. BEGNI REDONA, AA. VV., “Arte e spiritualità in San Benedetto”, Brescia, Arti grafiche Apollonio, settembre 2003. (Collettiva).

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