Secolo XVII. 

Su di lui si sanno scarse notizie. Si ispirò nel disegno e nella composizione al Veronese. Dipinse un S. Agostino nella chiesa di S. Barnaba una Madonna dell’abito in S. Alessandro, i quadretti a olio della vita della Madonna sull’organo di S. Giulia; S. Monica che dispensa le elemosine nella cappella della Beata Vergine della cintura in S. Barnaba e poi presso l’Istituto Pavoni; una Cena degli Apostoli, un tempo in S. Tommaso e oggi in S. Faustino; i Martiri e Santi al seguito di Cristo, nella parrocchiale di Borgo S. Giacomo.

BIBLIOGRAFIA

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E. NICOLI CRISTIANI, “Vita e opere di L. Gambara”, 1807.

S. FENAROLI, “Dizionario degli artisti bresciani”, 1887.

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C. PANAZZA, Le manifestazioni artistiche della sponda bresciana.... “Il lago di Garda”, Ateneo di Salò, 1969, p. 236.

“Enciclopedia bresciana”, Ed. La Voce del popolo.

R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.

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