Secolo XVII. 

Pittore lombardo, opera in città e nel suo territorio fin verso la fine del 1600. Sue opere nel bresciano: Bornato, parrocchiale, SS. Matteo e Rocco; SS. Carlo Borromeo e Francesco Saverio (1685).

Brescia: oltre alle numerose ricordate dal Maccarinelli e ormai perdute sono: Chiesa di S. Maria degli Angeli, Maria Ss. ed altri Santi, in ubicazione ignota; Ospedale maggiore, Pietà.

Gavardo: Suore, I SS. Carlo e Antonio da Padova, firmata e datata 1672.

Quinzano d’Oglio, parrocchiale: S. Antonio da Padova riattacca un piede; S. Antonio guarisce un cieco; Pieve, S. Francesco e altri Santi, firmata e datata 1660.

BIBLIOGRAFIA

F. PAGLIA, “Il giardino della pittura”, Ediz. C. Boselli, 1958, 1967.

E. MACCARINELLI, “Le glorie di Brescia”, 1747, Ediz. C. Boselli, 1959.

E. CALABI, “Pittura in Brescia nel ‘600 - ‘700”, Brescia, 1935. Con bibliografia.

“Storia di Brescia”, Vol. III.

G. PANAZZA, Le manifestazioni artistiche della sponda bresciana… “Il lago di Garda”, 1969, p. 247.

“Enciclopedia bresciana”, Ediz. La Voce del popolo.

R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.

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