Brescia, 24 febbraio 1920, 16 dicembre 1989. 

Operaio in fabbrica e pittore autodidatta, fin dalla sua prima apparizione in pubblico, nelle sale della A.A.B. nel novembre 1962, rivela forte personalità, maturata nell’ambiente di lavoro, con la soffocante atmosfera della “catena di montaggio”. Ne sono nate figure secche, legnose, “fisse entro i confini di una immobilità attonita”. Nel succedersi degli anni, s’approfondisce la ricerca di un affinamento tecnico, volutamente lento, in una successione di tempi, con un gusto artigianale, “chiedendo illuminazione alla casualità della materia che si fa macchia, si riga, si lacera come una tessitura vegetale o la pasta antica della calce sui muri”, ma ancor più si fanno lacerate, estenuate, dolenti le sue figure, a trasmettere il dramma esistenziale testimoniato. Tutto è fatica nel pittore; la tecnica puntigliosa e i motivi trascelti che i titoli delle opere ben additano: da Uomini e catene a Uomini e ingranaggi, al Volo di corvi a A230 frenata lampo; e, ancora, Rami secchi.

È stato osservato che Bailetti rappresenta un caso davvero non comune: in lui la passione per l’arte e i risultati conseguiti costituiscono una conquista sudata, strappata giorno per giorno alla morsa soffocante di un duro lavoro. Vicina alla “nuova figurazione”, con “echi da certo Arroyo o dalla pittura esistenziale milanese” ma anche dal nostro Stagnoli, la sua arte anche nelle opere dedicate alla natura – paesaggi alpestri, alberi fortemente intrecciati e contorti, boschi – reca “il sigillo della dura vita vissuta nel frastuono della fabbrica e nella polvere di ghisa, impresso ovunque, indelebile ed evidente”.

Nel 1990 gli è stata dedicata una Mostra omaggio proponente 32 dipinti che ripercorrono pressoché completo il suo percorso creativo.

BIBLIOGRAFIA

Sta in: G. DE LUCIA (a cura di), “Omaggio a Giuseppe Belotti”, Brescia, Centro culturale federativo pensionati “Partecipare per conoscere”, 15 dicembre 1999 - 6 gennaio 2000. Reca i contributi critici di E. Cassa Salvi e M. Corradini, con le testimonianze di R. Baldo, T. Rizzo, E. Treccani, P. Corsini. Il catalogo propone inoltre la nota delle mostre e la bibliografia.

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