Brescia, 19 settembre 1854 - 25 giugno 1932. 

Particolarmente attivo ci appare Cesare Bertolotti, per le copiose opere sue rimaste, per le numerose partecipazioni a mostre in città e fuori, per le personali allestite. Nato da Giuseppe e da Teresa Silvestri, vive la prima infanzia fra la bottega di pizzicagnolo del padre, in via del Beveratore, a pochi passi dall’odierno Collegio Arici, e le contrade di quel rione antico. Ben presto si accosta alla pittura e, dopo l’apprendistato con Roberto Venturi e Achille Glisenti, a soli vent’anni in virtù di una borsa di studio del Legato Brozzoni può recarsi a Firenze dove segue i corsi di Giuseppe Ciaranfi presso la locale Accademia. Nel 1879 vince la pensione triennale del Legato Brozzoni e frequenta l’accademia di Brera sotto la guida di Giuseppe Bertini; è quindi a Roma per perfezionarsi alla scuola del Maccari e poi a Monaco dove frequenta Lemback.

Fino dal 1879 aveva intrapreso la via delle esposizioni in città, a fianco di Angelo Inganni, Schermini, Campini e i suoi maestri Venturi e Glisenti del quale prediligerà dirsi allievo. A Firenze torna per esporvi nel 1884 e in quella occasione si manifesta capace di penetrare “mirabilmente” l’atmosfera perturbata che precede l’uragano. Nello stesso anno Tempo triste è accolto in manifestazione torinese e i suoi quadri sono ormai richiesti da folta schiera di estimatori che salgono le scale fino al suo studio, nell’ex convento di S. Giuseppe.

Tramonto sul lago, Dintorni di Brescia, Vita nei campi, Valle Carobbia nel 1885 sono accolti alla Accademia di Brera; Valletta di Renzone nello stesso anno è a Roma… ma non poche sono pure le presenze in mostre bresciane, anche in seno alla Società dell’Arte in famiglia di cui è uno dei fondatori. Nel 1887 lo accoglie, anche se l’indifferenza e la malignità di alcuni colleghi lo amareggiano spargendo la voce di un rifiuto della Giuria, la Biennale veneziana. È il il tempo in cui si trasferisce in riva al Chiese, fra Gavardo e Sopraponte.

Si susseguono ormai a ritmo serrato le esposizioni ripetutamente ricordate: a Milano, Roma, Torino, Venezia, Firenze, Monaco, Verona, Salsomaggiore, Genova, negli anni Ottanta su su fino al 1910 - 1911 circa. Dipinti sono acquistati dalle Gallerie d’arte moderna di Genova, Milano, Verona, Torino; da noti personaggi: Regina Margherita (Sole fra i salici), il collezionista inglese George Teuch, di Londra (Pace serale), l’ex re d’Italia (Nella villa Frera) per non dire della Pinacoteca Tosio - Martinengo di Brescia che diverse opere possiede. Vince anche il prestigioso “Premio Principe Umberto”, e la principessa Maria di Rumenia gli commissiona il proprio ritratto, dopo aver acquistato un’altra tela, (1898).

Val ricordare che Bortolotti si cimenta sovente anche con vaste superfici, e di lui si rammentano: Sacro cuore di Gesù, per la chiesa di S. Zeno, in città, nel Santuarietto di S. Maria delle Grazie, in S. Maria in Silva, in palazzo Loggia; in Villa Simonini a Salò… le decorazioni fatte in collaborazione con il piemontese amico Cesare Viazzi nel palazzo del co: Reggio a Genova (1893).

L’effige del venerabile Alessandro Luzzago, commissionatagli dal Comitato diocesano, è inviata in dono al Papa e trattenuta in Vaticano. Frattanto è convolato a nozze ed ha un figlio, Giuseppe. Breve felicità: perché la moglie morrà soltanto tre anni dopo; il figlio adorato cadrà invece durante il primo conflitto mondiale, meritando l’aurea medaglia e la dedicazione di una Via bresciana. Venezia lo accoglie, sia pure saltuariamente, dal 1887 al 1911. Sono le tappe salienti di una carriera artistica feconda che solo la morte del figlio sembra incrinare. Alla sua memoria dedicherà un libro - epistolario; parteciperà ancora, sia pure attenuando il ritmo, a numerose esposizioni, fino alle soglie della morte avvenuta mentre abitava in casa di proprietà Martinoni, in via Quinzano.

Il dattiloscritto di Riccardo Lonati “Cesare Bertolotti” dal quale è stata estratta la nota bibliografica riportata nel presente “Dizionario” è stato pubblicato nel 1981 dall’Editore Giorgio Zanolli col titolo “Cesare Bertolotti. 1854 - 1932”.

Notevole contributo alla conoscenza della produzione paesaggistica di Bertolotti è proposto dal volume di Luciano Anelli “Il paesaggio nella pittura bresciana dell’Ottocento” edito da La Scuola editrice nel 1984.

BIBLIOGRAFIA

Sta in: COMUNE Di BRESCIA, “Pittori dell’ottocento Bresciano”, Catologo mostra, Brescia, 1956.

R. LONATI, Cesare Bertololti, Dattiloscritto in attesa di pubblicazione, dal quale si ricava succintamente la seguente nota e a sola integrazione della precedente bibliografia.

“Il Cittadino di Brescia”, 29 agosto 1879, Esposizione a palazzo Bargnani.

ERULUS, L’esposizione artistica del palazzo Bargnani, “La Sentinella bresciana”, 8, 9, 10 e 12 settembre 1879.

“La sentinella bresciana”, 21 febbraio 1884; 19 novembre 1884; 30 maggio 1885; 24 settembre 1885; 27 giugno 1886; 29 agosto 1886; 1 settembre 1886; 2 aprile 1887; 16 agosto 1887; 23 agosto 1887; 29 agosto 1887; 2 settembre 1887; 9 gennaio 1888; 16 aprile 1888; 31 agosto 1888; 31 ottobre 1888; 4 gennaio 1889; 11 gennaio 1900; 13 maggio 1900; 28 dicembre 1901; 17 agosto 1902; 19 settembre 1902; 21 settembre 1902; 21 ottobre 1903.

GALMAS, Cesare Bertolotti, “Il Cidneo”, Giornale illustrato della Esposizione bresciana, 24 luglio 1904.

“La Sentinella bresciaiia”, 21 dicembre 1904; 31 maggio 1905; 27 agosto 1906; 10 aprile 1907; 19 novembre 1907; 5 luglio 1908.

P. F.(eroldi), Mostre artistiche individuali, Bertolotti e Bettinelli, “La Sentinella bresciana”, 21 novembre 1908.

“La Sentinella bresciana”, 22 gennaio 1909; 27 gennaio 1909; 28 e 29 gennaio 1909; 24 giugno 1909; 8 agosto 1909; 30 agosto 1909.

P. F.(eroldi), L’arte a palazzo Bargnani, “La Sentinella bresciana”, 9 settembre 1909.

“La Sentinella bresciana”, 23 marzo 1910; 16 aprile 1910.

FANTASIO, La IX Esposizione internazionale di Venezia, ”La Sentinella bresciana”, 21 aprile 1910.

“Illustrazione bresciana”, a. X, n. 186, 16 maggio 1911, Pittori bresciani all’annuale Permanente milanese.

G. MARANGONI, Esposizione di pastellisti a Milano, ”La Cultura moderna”, a. XXI, n. 6, 15 febbraio 1912.

“La Sentinella bresciana”, 27 aprile 1912; 14 settembre 1912; 25 febbraio 1913; 29 aprile 1913; 19 dicembre 1914; 9 Febbraio 1915; 9 settembre 1915; 14 maggio 1916; 31 maggio 1916; 26 novembre 1916; 6 dicembre 1916; 14 aprile 1918; 7 gennaio 1919.

“La Provincia di Brescia”, 7 gennaio 1919, La mostra degli artisti bresciani nel Ridotto del Teatro Grande.

G. M., Le mostre Bertolotti e Barbieri alla Pinacoteca, “La Sentinella bresciana”, 25 dicembre 1919.

“1ª Esposizione del paesaggio italiano sul Garda”, Villa Alba di Gardone R., inverno 1920 - 1921. Catalogo.

“La Sentinella bresciana”, 30 gennaio 1921.

G. BAGNI, La II Esposizione degli Amatori dell’Arte, “La Sentinella bresciana”, 17 settembre 1921.

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C. BERTOLDI, Cesare Bertolotti, “STILE Arte” n. 78, maggio 2004.

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