Brescia, 1677 - 4 maggio 1754.

Figlio di un sarto, è architetto più che scultore.

Vive la giovinezza a Rezzato dove, nelle botteghe di tagliapietra, si abitua a maneggiare lo scalpello.

Trasferitosi a Brescia, in via Tre Spade, dal 1711 al 1731 fu soprastante nel cantiere della fabbrica del Duomo ed a lui è attribuito l'ordine inferiore della facciata. Nel 1733-34 fu arbitro dei lavori per la chiesa della Carità della quale ha forse progettato il rifacimento della facciata negli anni 1745-49.

Nel 1734 è ricordato quale autore dell'altare del santuario di Ono Degno; lascia tuttavia numerosi e interessanti progetti che rivelano "influssi barocchi ricchi di gusto decorativo e solida sintassi architettonica" (C. Boselli).

Dopo il 1746 nessun 'altra notizia si ha del Biasio, salvo quella della morte.

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