Lodi, 18 luglio 1933.

Dagli anni Settanta presente a numerose manifestazioni in Roma, Borgosesia, Bergamo, Napoli, ha altresì tenuto personali in Brescia, città nella quale da tempo si è stabilito e dove è presente a col-lettive e concorsi. Attratto dal paesaggio, ne coglie sia gli aspetti montani, con le caratteristiche le-gnaie affacciate su esili strade, accanto a antiche facciate dagli intonaci corrosi, sia in esteso de-gradare dei vasti panorami collinari: sempre incisi dalla sottintesa presenza dell’uomo, per un at-trezzo lasciato in un angolo, per il covone appena elevato.
La pittura di Bigatti è condotta nella eco impressionista, giocata su toni cangianti dal grigio all’ocra, dai bruni ai gialli antichi, al viola. Frutto di meditata sintesi, nella essenziale struttura compositiva è tuttavia avvertibile la sommessa voce di poesia formulata da delicata vena. Né vanno dimenticate certe lievi figure femminili e le nature morte in cui si riconfermano il fine colorista e l’attento inter-prete di una sommessa realtà.
 
BIBLIOGRAFIA
“Mostra d’arte”, Brescia, Galleria S. Gaspare, 14 luglio - 14 agosto 1971.
JO COLLARCHO, “Galleria S. Gaspare”, Brescia, 27 novembre - 10 dicembre 1971.
“Galleria Piccola Paganora”, Brescia, 30 dicembre 1972.
G.M. OLIVIERI, “Galleria del Carro”, Brescia, 28 dicembre 1974, 9 gennaio 1975.
A. RIZZI, “Galleria del Carro”, Brescia, 15 - 27 novembre 1975.
“Galleria S. Gaspare”, Brescia, 15 - 27 gennaio 1978.
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.
 
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