Milano, 29 marzo 1927.

Autodidatta, venuto a Brescia nel 1969, Piero Botta è prettamente paesaggista e si impegna a ri-trarre boschi, marine, visioni invernali e autunnali.
Più critici, da L. Lazzari ad A. Morucci, da S. Marcianò a N. Mariani, affermano che il pittore meglio si esprime quando si immerge nel folto dei boschi dei quali sa cogliere luci e ombre e trasparenze. Sorretto da notevole abilità tecnica e dotato di senso del colore riesce a cogliere nelle masse bo-schive “limpide atmosfere intersecate da fasce luminose che si riflettono sugli alberi e sulle foglie e sull’erba con un figurativo realista che ben sa ricomporre la natura”, soprattutto nelle stagioni au-tunnali.
 
BIBLIOGRAFIA
“Galleria A.A.B.”, Brescia, 4 - 16 novembre 1978. (Riporta testi di L. Lazzari, S. Marcianò, N. Mariani e A. Morucci).
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.

 

Pin It