Brescia, 21 settembre 1918.

Ha frequentato l'Accademia di Brera, a Milano, sotto la guida di Aldo Carpi e Achille Funi.  La sua attività espositiva ha inizio negli anni Quaranta.
Del 1943 è l'unica sua mostra personale bresciana; poco più tardi (1945) vince una borsa di studio ministeriale.  Ma i momenti più significativi della sua attività, accanto all'affermazione al Premio S. Fedele nel 195 1, ripetuta nel 1967, sono le mostre personali allestite nelle Galleria Schettini (1 955), Pater (1 958 e 1960), Cenobio (1 963) e Salotto (1 966) in quel di Corno.
Ha pure presenziato a Quadriennali di Roma ed ha collaborato alla decorazione pittorica della Triennale di Milano nel 1960.
Insegnante di figura disegnata al Liceo artistico di Brera dal 19 5 8, esplica una pittura figurativa dal lineare impianto, cromaticamente ordinata e riassuntiva a ricreare
aspetti di città e della natura.
Nelle nevicate, fra le poche opere vedute, sembra meglio raggiungere motivi poetici per quei grigi attenuanti i volumi in grado di svolgere più suadente racconto.
 
BIBLIOGRAFIA
Sta in:
A.M. COMANDUCCI, «Dizionario dei pittori... italiani», Ed.  IV, (1972).
 
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