Jaga di Orzinuovi, 28 novembre 1941. Vive e opera a Orzinuovi.
Al secolo Giovannini Gaspare.
Nato da famiglia di ceppo toscano, ancor giovane si trasferisce a Parigi dove frequen-ta vari corsi d'arte. Ansioso di conoscere le avanzate espressioni, frequenta a lungo la Francia, soggiorna in Germania, Spagna e Austria. Al ritorno in Italia frequenta l'Accademia di Brera in Milano, riavvicinandosi alla località di Jaga in Orzinuovi, dove apre studio.
Dal 1960 intraprende la partecipazione a mostre collettive in Italia e all'estero; personali ha invece ordinato a Soncino (1964); Digione e Crema (1965); Bergamo (1966); Auxerre (Francia, 1967); Tassa de Mar (Spagna, 1968); Firenze e Innsbruk (1969); Orzinuovi (1970); Lodi (1971); nel palazzo Ducale di Genova e a Verona (1973); Brescia (1974).
Presente nel mondo artistico e culturale non soltanto bresciano, presta collaborazio-ne alla Scuola d'arte aperta nel Castello sforzesco di Soncino e, sempre a Soncino, è fra i fondatori e gli animatori della Famiglia artistica "Piero Manzoni" nota per le iniziative nel campo della ricerca e creativo.
L'attività commerciale svolta in agricoltura, il diretto contatto con la natura sono la fonte primaria dell'espressione artistica di Gaspare da Jaga; particolare la tecnica da lui adottata per plasmarla: polistirolo trattato con alta temperatura e poi modellato a ricomporre i più diversi frutti della terra: alloro fiorire, alloro erompere, ma anche nella loro germinazione unita in simbiosi allusiva con effetti che potrebbero definirsi lunari, di una deserta cosmicità, come ha osservato Guido Stella.
Nascono così brani di campo, turgidi grappoli di frutta dorata e visioni di una realtà fantascientifica negli scheletriti gambi, tragici nel loro contorto ed esile ergersi.
Un contrasto di felice vitalià e agghiacciante spettralità entro cui v'è chi ha ravvisato l'amore a quanto offre la natura e l'atterrita prospettiva di una ecatombe nucleare.
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