Milzano, 21 novembre 1934.

Ha compiuto gli studi presso il Liceo artistico di Venezia ed è docente di Educazione artistica in Scuola media desenzanese.  Nel contempo ha frequentato il corso di Architettura presso la facoltà veneziana, fino alle soglie della laurea. Al 1959 circa risalgono le prime apparizioni delle opere pittoriche di Domenico Mantelli, che ha acquisito la padronanza di varie tecniche: acquarello, olio, pastello, tempera con cui prevalentemente si è espresso dapprima. Erano dipinti dedicati all'ambiente in cui ha vissuto da giovane (la Bassa bresciana) dove si respira «ancora aria pura, quella quiete agreste che è il bene più prezioso per sfuggire alla monotonia, alla solitudine spirituale», come ha osservato Sergio Pagiaro. Opere d'un postimpressionismo dai delicati, nitidi toni cromatici. La grafica, tecnica con la quale si è maggiormente impegnato in anni più vicini, lo ha proposto alla attenzione del pubblico e della Critica allorquando, a Desenzano, ha esposto la serie «Lettura grafica di Dante», inchiostri e guazzi per i quali B. Tommasini riconosceva all'autore la volontà di una «comprensione interiore di un evento di fondazione della nostra cultura», un tentativo «proposto con onestà d'arte e sentire» (1974). Presente con mostre personali a Brescia, Cremona, Sirmione, Desenzano ricordate nella bibliografia, Mantelli ha partecipato alla IX Mostra nazionale di scenografia teatrale, allestita nel palazzo Ducale di Venezia nel 1964.
Con il trascorrere degli anni, il segno grafico ha assunto una maggiore nitezza e incisività, ed anche i temi proposti assumono impegno espressionista teso a testimoniare la contemporaneità.Questo ci sembra di ravvisare nelle chine dal 1976 in poi, e con l'attenzione alla contemporaneità s'accentua la «gridata» tensione che anima il pittore; le sue chine, come ha scritto Elia Santoro, si fanno così «metodo di espressione poetica».
 
BIBLIOGRAFIA
«La Rotonda», Circolo culturale, Brescia, aprile 1960.
F. CALZAVACCA, Arte, «L'Italia», 15 aprile 1960.
S. PAGIARO-P.  GIBELLINI, «Salotto d'arte», Desenzano, 20 febbraio-5 marzo 1971.
«Salotto d'arte», Desenzano, 17-30 marzo 1973. «Biblioteca comunale», Sirmione, I I -31 agosto 1973.
B. TOMMASINI, «Biblioteca comunale», Desenzano, 23 dicembre 1973-13 gennaio 1974. (Lettura grafica di Dante).
B. TOMMASINI, «Centro arte contemporanea», Desenzano, 13 ottobre-4 novembre 1976.
L. SPIAZZI, Giro dell'arte, «Bresciao@i», 22 ottobre 1976.
«Galleria Il Poliedro», Cremona, 30 aprile-12 maggio 1977.
E. SANTORO, «La Provincia», Cremona, 7 maggio 1977.
AA.VV., «Galleria La Cornice», Desenzano, 25 febbraio-9 marzo 1978. «Galleria S. Luca», Desenzano, 14 luglio-3 agosto 1979.
 
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