Brescia, 1949

Lavoratore della Caffaro, ci è noto soltanto per la mostra personale allestita alla Galleria Leonessa nel 1976. Fin da quella presenza la critica ne rilevava la «coraggiosa singolarità» per l'evidente intenzione di smascherare «i totem del linguaggio», la stampa, sia essa giornale, rivista, manifesto.  Questo mezzo di comunicazione s'è ormai affermato come il polo opposto della libertà.  Ne sorte un atto di accusa nei confronti della «parola mito»; accusa espressa dapprima con coniugazioni geometriche e poi passata ad un astrattismo gestuale, attingendo ad elementi pop.
 
BIBLIOGRAFIA
«Galleria Leonessa», Brescia, 30 ottobre- I I novembre 19 76.
L. SPIAZZI, Arte in città, «Bresciaoggi», 6 novembre 1976.
«Galleria A.A.B.», Brescia, 3-14 marzo 1979, Ovvero, come alcuni artisti operano a Brescia.
 
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