Brescia, 8 febbraio 1942.

Ha frequentato per alcuni anni la scuola dell'A.A.B. ed ha intrapreso partecipazione a mostre collettive intorno al 1975, aggiudicandosi, fra gli altri, premi e segnalazioni a Villanuova, Castiglione delle Stiviere, Bovegno (1975), Tavemole e Carpenedolo (1 976), Gottolengo, Ponte di Legno e Concesio (1977). Personali ha allestito a Bedizzole (1973), Vallio (1974), Muratello di Nave (1975), Gavardo (1976), Capriolo (1977), Desenzano e Brescia (1 978). Lo stesso pittore cerca di spiegare il suo operare quando afferma di «carpire alla natura la semplicità della sua bellezza, rubando attimi al mutare delle stagioni; per fissare sulla tela brevi momenti di poesia». Paesaggista, pertanto, dallo scandito impasto, dagli scorci solitari o dagli ampi panorami immersi entro pacate atmosfere. Colorista gustoso, anche dai fondi toni blu, viola, rosa sa trarre accostamenti modulati, d'un lirismo che nei primi decenni del Novecento ha guidato noti artisti (non pochi operosi anche sul Garda) e ai quali Giovanni Mora sembra accostarsi soprattutto nelle ampie visioni crepuscolari dalle improvvise, balenanti luci entro le nubi.  La padronanza tecnica, lo spiccato senso del colore gli consentono «ardimenti» coi quali può afferrare vibrazioni cromatiche, eco alle intime emozioni. fE docente in Scuole d'arte.
 
BIBLIOGRAFIA
A. MAZZA, «Giomale di Brescia», 29 settembre 1977.
«Galleria La Cornice», Desenzano, 28 gennaio - 9 febbraio 1978. (Con testi di D. Zecchi, A. Pesce, A. Mazza).
«Galleria A.A.ß.», Brescia, 28 ottobre - 9 novembre 1978.
 
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