Brescia, Il febbraio 1957.

Si è conosciuto questo giovanissimo pittore, autodidatta, in occasione di sua partecipazione alla vasta rassegna «Brescia '80», una delle sue prime e non frequenti apparizioni in pubblico. Già si evidenziava il sicuro tratto a comporre un mondo fantastico e fantasioso, pur espresso attraverso evidenti elementi della realtà: figure, animali entro una natura rigogliosa e selvaggia dal colori accesi ottenuti con pennarelli e penna a sfera: usati con apprezzabile perizia tecnica. Sia nelle composizioni di media grandezza che in quelle più estese, Palamidese ripete, a volte coniugandoli quasi fossero riflessi da specchi, volti umani, figure femminili, bambini, il Crocifisso... contornati da indissolubili «grovigli» vegetali o forme geometrizzanti.  Figure emblematiche trasposte così entro atmosfere surreali, rese tuttavia con esiti di personale ricerca.
 
BIBLIOGRAFIA
AA.VV., «Brescia '80», 1-11 maggio 1980, Catalogo.
 
Pin It