Pesaro, 8 luglio 1894 - Brescia, 15 settembre 1954

Al secolo Nino Fortunato Vicari. Giunto in città giovanissimo, intrapresa fin dal primi anni Venti l'attività critica e divulgativa dell'opera pittorica bresciana, in quotidiani e periodici, Nino Fortunato Vicari, in arte Mario Rèfolo, si è fatto apprezzare per la serenità del giudizio, la competenza, la vasta preparazione testimoniata dagli studi dedicati ad artisti dell'Ottocento (Amus, Glisenti, Inganni, Castelli, Bertolotti... Le numerose sue recensioni a mostre prevalentemente ordinate dalle Gallerie di Dante Bravo e dei fratelli Campana, sono ancor oggi preziosa testimonianza per meglio conoscere artisti del Novecento (Angelo Landi, G.B. Bosio, Fiessi, Vecchia, Mutti, Verni ... ); per non dire dei non pochi artefici di fuori.  Quasi trent'anni (1920-1950) dipanati giorno dopo giorno a contatto con i pittori e gli scultori nostri. Poeta, narratore, Nino Fortunato Vicari dirige altresì note pubblicazioni locali.  L'amicizia di artisti, di uomini di cultura di tutta Italia ha permesso all'aperta sua natura di irraggiare anche l'attività politica svolta in tempi cruenti.  In anni tragici, l'amore per tutto ciò che proviene da nobile operare gli consente di esercitare azione moderatrice.  E se nel 1945, a conflitto concluso, l'amarezza grava l'animo per acerbe delusioni (vicina allora la fede di Davide Lajolo), l'attività creativa, anche nel campo figurativo, riesce a lenire le profonde ferite.  E proprio per la pittura, esercitata con non mai così intensa applicazione, lo ha fatto nuovamente protagonista nella Brescia artistica degli anni Cinquanta, quando accoglie l'invito di presiedere alla Associazione di via Gramsci. (1954).  Alla Vedova del pittore, prof.  Carmelina, si devono le amorevolissime pubblicazionì che ci consentono di conoscere intimamente un uomo ansioso di verità: pagine raccolte per rievocare di volta in volta il poeta, il narratore, il pittore.  Discipline tutte nelle quali trasfuse - come ha osservato Aurello T. Prete - tutto il suo spirito mistico, tutta la sua forza morale, tutto il mondo aperto ad ogni modernismo, composto, però, da una costante poetica ricca di suggestivi echi lirici. Personalità multiforme, dunque; al pittore ha dedicato precise parole Bianca Spataro, che evidenze come Vicari «nei suoi quadri costruisce le figure con linee fredde e severe, in cui talvolta riecheggia qualche ricordo casoratiano come in Attesa serena, o qualche interesse per il neorealismo come in Mangiatori d'anguria.  Così nelle tele di soggetto religioso, spesso ispirate alla leggenda francescana, raggiunse espressioni di intensa religiosità con figure di livida spirituale magrezza o con interpretazioni misticamente fantasiose. Ma soprattutto nelle nature morte o nei paesaggi che imposta solidamente con forme semplificate o addirittura geometriche, senza scadere nel decoràtivismo, dimostra la capacità di guardare le cose con freschezza sempre nuova e di esprimerle con senso di poesia. Presente più volte a mostre collettive in città e provincia, ha allestito anche alcune personali.  La sequenza delle esposizioni è ben esposta in «Ricordo di N.F. Vicari», 1964.
BIBLIOGRAFIA
Sta in:  «Ricordo di N.F. Vicari», F.lli Geroldi, Brescia, 1964. (Oltre che le testate dei giornali e la data, riproduce brani essenziali).
A.T. PRETE, «Mario Rèfolo», Roma, 1973. (Reca cenni bibliografici relativi all'attività letteraria).
C. VICARI, «Quasi un ritratto», F.lli Geroldi, Brescia, 1974. (Brani relativi al pittore, poeta e scrittore).
R. LONATI, «Mezzo secolo di testimonianze sulla Pittura bresciana del Novecento, 1920-1970».  Tip.  S. Eustacchio, Brescia, 1979. (Propone nota delle recensioni redatte da N.F. Vicari per pittori locali).
Si veda inoltre:  «Premio di pittura Brescia 1952», Brescia, 1952, Catalogo.
VA., Seguendo la cometa del neon al Premio Brescia, «Giornale di Brescia», 5 ottobre 1952. «Terra nostra», n. 8-9, luglio-agosto 1953, Interpretazione di una pittura.  P. FEROLDI, Olimpica indifferenza a Valdarno, «Giornale di Brescia», 29 settembre 1953. VA., Palchetto degli artisti; I moderni alla A.A.B., «Giomale di Brescia», novembre-dicembre 1953.
L. FAVERO, Mostra sociale alla A.A.B., «La Voce del popolo», I I dicembre 1954.
R. CLEMENTONI, M. Rèfolo, «S.  Francesco patrono d'Italia», dicembre 1956.
G. VALZELLI, I Profeti e la turba ecc., «Bruttanome», Voi. 1, (1962).
«Storia di Brescia», Vol.  IV.
«Le Venezie e l'Italia», a. 11, n. 6, 1963.
P. FEROLDI, «Galleria A.A.B.», Brescia, 26 dicembre 1964 - 7 gennaio 1965.  Postuma.
F. CALZAVACCA, M. Rèfolo, «Notiziario d'arte», Roma, n. 9-10, 1964.
«L'Italia», 2 gennaio 1965, Mostra postuma di M. Rèfolo.
E.C.S.(alvi), Poesia e pittura nell'arte di M. Rèfolo, «Giornale di Brescia», 3 gennaio 1965.
G. VALZELLI, Arte, «Il Cittadino», 10 gennaio 1965.
A. MORUCCI, Galleria d'arte, «Biesse», a. V, n. 44, gennaio 1965.
R. LONATI, Contrade di Brescia nella pittura, «Biesse», a. VI, n. 65, dicembre 1966.
G. SPINELLI DE SANTELENA, M. Rèfolo, «Pensiero ed arte», Bari, a. XXV, n. 6, dicembre 1969.
«Galleria A.A.B.» Brescia, Mostra postuma dei Soci, 3-22 ottobre 1970.  Catalogo. «Arte bresciana oggi», Sardini Ed., Bomato
L. SPIAZZI, Omaggio agli scomparvi, «Bresciaoggi», 7 ottobre 1978. «Brescia arte», n. 5, 1979.  Omaggio a Rèfolo.
AA.VV., «Brescia '80», Brescia, 1-1 I maggio 1980. (cfr) L. Spiazzi, «Bresciaoggi», 31 maggio 1980.
«Piccola galleria U.C.A.I.», Brescia, 24 maggio 1980.
A.M. COMANDUCCI, «Dizionario dei pittori... italiani», Ed.  IV, (1972), alla voce: Vicari Nino Fortunato.
Nota: A maggior completezza possono essere utili i cataloghi tutti: «Rassegna degli Artisti scomparsi», principiare dal 1963, per l'Unione internazionale Vedove Artisti, Milano.
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