Gussago, 20 agosto 1912..

Trascorrendo la famiglia le vacanze estive a Gussago, ivi è nato Battista Trainini, figlio di Giuseppe (v.).

Dopo aver frequentato per alcuni anni l'Accademia Carrara di Bergamo, si è diplomato a Venezia.Docente di disegno, tenne cattedra in varie città; a Brescia artisticamente crebbe collaborando dapprima con il padre e quindi frequentando artisti coetanei quali Matteo Pedrali e Oscar di Prata.

Anche se aitreschista, lo si conosce prevalentemente per l'attività espositiva che lo dice autore di figure e di nature morte.

Quando le sue presenze a mostre si intensificano, lo si rileva nelle rassegne sindacali, lungo tutto l'arco degli anni Trenta e l'inizio del Quaranta, fino alle prime manifestazioni allestite dall'Associazione di via Gramsci, appena concluso il secondo conflitto mondiale.

Sembra dapprima affacciarsi timidamente, con Aldino e un Autoritratto.Nel 1936 l'autorevole parola di Piero Feroldi si rivolge a Ritratto, inserito fra alcune opere in cui il pittore dimostra di aver mirato al risultato di contenuto poetico di cose reali ordinate a modo, espresse in forma pacata sempre più libera dall'enfasi come dal preconcetto, fedele al rapporto che deve intercorrere fra il soggetto e lo stile.

Il giudizio del noto critico annota quindi opere di Dolci, Pianeti, Simoni, Pedrali, Vecchia: a dare maggiore evidenza alla validità del dipinti di Trainini che, in successive occasioni, s; farà apprezzare con Frammenti, Natura mo,,ta, Autoritratto (1938), Fig ra m liebre, Aflìesco (1940), Ritratto di Claretta, Ritratto di Signora (1942), nel quali s'afferma rara fantasia di intonazione mistica; ed i dipinti sono apprezzati per l'umiltà e semplicità della concezione, per i mezzi di realizzazione.

La guerra sembra velare l'attività pittorica di Battista Trainini il quale, non molto tempo dopo le partecipazioni alle mostre della nascente Associazione Artistica, si trasferisce a Milano, dividendo la sua esistenza fra il capoluogo lombardo ed il Varesino.

Un suo Ritratto femminile è custodito dalla Pinacoteca Tosio Martinengo.

 

BIBLIOGRAFIA

«11 Mostra del sindacato prov.B.A.», Brescia, 1934, Catalogo.

«III Mostra del sindacato prov.B.A.». Brescia, 1936, Catalogo.

,P. FEROLDI, Orientamenti... «11 Popolo di Brescia», 26 novembre 1936.

«Giomale d'Italia», Roma, 27 novembre 1936, Gli artisti bresciani alla sindacale. «Il Popolo di Brescia», 29 novembre 1936, Alla mostra sindacale, III.

  1. FEROLDI,Precisa--ioni, «IlPopolo di Brescia», 2 dicembre 1936.

«Il Popolo di Brescia», 6 dicembre 1936, Il Premio D, Bravo ad Achille Canevari. «IV Mostra del sindacato prov.B.A.», Brescia, 15 febbraio 1938.

«Mostra d'arte», Brescia, 11-25 gennaio 1940, Invito.

E.PETRINI, Panorama d'arte «L'Italia», 16 gennaio 1940.

«V Mostra del sindacato prov. ß.A.», Brescia, 1940, Catalogo.

P.FEROLDI, Orientamenti a ' ha quinta sindacale, «Il Popolo di Brescia», I maggio 1940.

«VI Mostra del sindacato prov.B.A.», Brescia, 1942, Catalogo.

O.L. PASSARELLA, La sesta mostra sindacale, «Il Popolo di Brescia» 3 maggio 1942.

E.PASINI, Sesta sindacale d'arte, «L'Italia», 16 maggio 1942.

0.DI PRATA, Troppe opere e poche idee, «Brescia - Lunedì», 21 ottobre 1946.

AEQUUS, Pittori e sciatori a convegno, «Giornale di Brescia», 24 ottobre 1946.

G.PANAZZA, «La Pinacoteca Tosio Martinengo», Ed.Alfieri e Lacr

 

Pin It