Secolo XVI.

Sono soltanto dei nomi che figurano nelle schede di G. Lonati e R. Vantini custodite dall'Ateneo bresciano, alla data 1513. «Non erano certamente figure di primo piano, ma tuttavia potevano completare l'ambiente, e la conoscenza delle loro opere potrebbe forse ridurre in qualche caso l'elenco dei maggiori artisti», come si legge nella «Storia di Brescia» là dove ricorda numerosi pittori di cui resta il ricordo soltanto in rari documenti.

 

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