Concesio, 29 ottobre 1943.

Esordisce in personale nel 1977, presso la “Galleria A. Inganni”. Nel presentarlo, Luciano Spiazzi dice che Aiardi “usa mezzi d’un tempo, carte ripiegate sulle quali il colore si distende e frantuma pur definendo corpi e ambienti”.

Toni dimessi, rifuggenti dal piacevole, rivolti a penetrare “miserie e aspirazioni” umane attraverso scarne figure e quei vicoli stretti con grezzi muri e cieli bassi, dove alita “respiro breve e riposante di qualche fantasia o sogno a buon mercato”.

BIBLIOGRAFIA

R. Lonati, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.

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