Eufemia della Fonte, 12 ottobre 1785 - Galbiate (MI), 13 novembre 1849. 

Fratello di Faustino (v). Segui le lezioni di disegno a Brescia, alla scuola di Stefano Pollazzi, poi raggiunse il fratello a Pavia, frequentando la scuola e specializzandosi nella incisione su rame. Oltre ad illustrare opere scientifiche si diede alla incisione “a taglio regolare” nella quale si perfezionò a Milano, sotto la guida di Giuseppe Longhi, alla cui ombra visse in seguito. Eccelse soprattutto nella riproduzione di opere pittoriche, tra le quali il ritratto, al vero, del missionario Francesco Cecchi (1803), la Mater amabilis di Guido Reni (firmata però da Longhi - 1808), Napoleone che visita il campo dopo la battaglia di Eylau, la Bella giardiniera (1811), Eliodoro cacciato dal tempio (1830), la Sacra Famiglia Bridgewater (1831), L’incontro di San Leone ed Attila (1837), Il giudizio di Salomone (1845), l’Adultera, l’Adorazione dei Magi (1824) da Tiziano; riprodusse pure opere di G. Ferrari, Poussin, Sassoferrato, ecc.

BIBLIOGRAFIA

R. LONATI, “Dizionario degli incisori bresciani”, Brescia, 1994. Con bibliografia precedente e ill.

Pin It