S. Eufemia della Fonte, 1766 - Pavia, 9 gennaio 1847. 

In una bottega di Brescia si specializzò nell’intaglio di rami di carattere scientifico e didattico, incidendo fin dal 1782 alcune tavole anatomiche dell’opera di Antonio Scarpa: Anatomicae disquisitiones. Nel 1784 si trasferisce a Pavia dove lavora intensamente alla illustrazione di opere consimili. Nel 1795 passa a Milano dove completa l’istruzione, allargando l’attività a opere di pittura dei grandi maestri italiani. Tornato a Pavia nel 1801, vi rimane fino al 1830. Di qui passa poi a Firenze, dove suo cognato, Giovita Garavaglia, è direttore dell’Accademia di B. A. Alla morte di questi ne completa le opere cominciate. Infine torna a Pavia. Fra le illustrazioni si rammentano quelle delle opere di A. Scarpa, di G. A. Scopoli ecc., la Deposizione, da G. Ferrari. l’Assunzione, da G. Reni, la Maddalena penitente, da Correggio, la Sacra famiglia, da Poussin, la Madonna di Foligno, da Raffaello e la Mater amabilis, dal Sassoferrato.

BIBLIOGRAFIA

R. LONATI, “Dizionario degli incisori bresciani”, Brescia, 1994. Con bibliografia precedente e ill.

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