Secolo XVI.
Di Andrea. È nominato in atto dell'archivio civico, dove si tratta di un contratto con il quale assume, unitamente a Martino Bissone (v.) l'incarico di scolpire due arconi e due capitelli nella chiesa di S. Maria dei Miracoli, in città. Era il 3 marzo 1573. Una polizza d'estimo rassegnata all'Ufficio del Censo nel 1568 da certo Gio. Giacomo (v.) fa cénno ad un suo figlio scultore e intagliatore d'anni quaranta, abitante in contrada delle Grazie, inducendo a credere vi sia diretta parentela fra Gio. Giacomo e Bernardino, nato nel 1514 e ancora vivente nel 1576.