Secolo XVIII.

Rinviando allo Zani, Stefano Fenaroli ("Dizionario degli artisti bresciani") lo definisce scultore del quale non si conoscono opere. Più vicini studi hanno appurato che Baroncini fu marmoraio a Rezzato. Operò ad Alzano Maggiore, Carpenedolo, Manerbio (1746 - 1747) Cividate çamuno (Parrocchiale, Altare di S. Antonio, 1727) e Breno firmando Vincenzo Baronsino. 1740 l'altare maggiore della parrocchiale. E nella chiesa rezzatese di S.Giovanni Battista gli è dato l'altar maggiore.

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