Brescia, 27 gennaio 1940. 

Autodidatta, si è rivelato pittore in tenera età, la tecnica affinata frequentando Franco Bertulli con il quale è rimasto fino al 1969. La sua attività espositiva è iniziata nel 1965 partecipando a concorsi e mostre collettive in Brescia (Premio Città di Brescia e Circolo S. Afra), e Gussago. Del 1969 la presenza al Premio Città di Cremona, del 1971 quella nelle bresciane Gallerie “San Michele” e “Il Chiostro”. Il 1974 lo vede gareggiare a “Villanuova e Raldaglio”, il 1978 al Concorso Internazionale di pittura “Il Quadrato OMITA” nel quale primeggia. Ancora presenzia a manifestazioni locali nel 1984, 1988 e 2000.

Mostre personali ha invece allestito nella Saletta d’Arte “La Bussola” nel 1972, nella “Miravalle” e ancora “La Bussola” nel 1973, mentre negli anni 1974, 75, 76 è la Galleria d’Arte “L’Araldo” a ospitarlo. Ulteriori mostre singole ha tenuto nella Galleria “Cattaneo” (1977), nella “San Gottardo” nel 1986, nella Sala circoscrizionale di S. Eufemia nel 2004.

Baronio sta al vero con una certa baldanza coloristica, in ciò confortato dalla scuola in cui ha mosso i primi passi. Sono vedute di vario genere, compresi gli scorsi profondi della Bassa, ma pure panorami marini animati da nature morte sulla rena a far da primo piano. Pittura post impressionista, la sua, attenta ai valori luministici in grado di creare effetti di morbidezza, sia che componga netti contrasti di luce o di ombra. Pittura comunque gioiosa, in cui la partecipazione emotiva rende spontanea la composizione. Dando verità a quanto il pittore ama ripetere: vorrei che ogni pennellata fosse un’emozione, un’espressione dell’anima.

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