Isola della Scala, 6 gennaio 1871 - Genova, 14 febbraio 1968. 

Frequentate le Accademie di B. A. a Verona e Firenze, da Maccari apprende l’arte dell’affresco, che rappresentò la principale sua attività e lo condusse a decorare dimore e chiese in varie città italiane: Genova, Asti, Novi Ligure, Oropa, Treviglio. Torino, Alessandria, Biella, Chiavari…Anche in alcune chiese bresciane restano suoi dipinti.

Val citare un suo disegno dedicato al Crocefisso (1931) nell’oratorio della Pace, la pala dell’altare e la Via Crucis nella chiesa delle Ancelle di Via Cavalletto; la Via Crucis e la decorazione del presbiterio nella chiesa delle Ancelle di via della Lama, a Mompiano. Opere tradotte con segno robusto e costruttivo nei motivi drammatici, con soavità di toni nella evocazione di Sante. Della esperienza decorativa rimane un suo “Testamento di un affreschista per alunni di scuole di B. A.”, pubblicato a Genova nel 1957.

Giovanni Bevilacqua è autore anche di mosaici e vetrate. Anche quadri di cavalletto realizzò: vere e proprie collane di scene bibliche sia del nuovo che dell’antico Testamento, collocando la figura umana nel ruolo di assoluto protagonista. A Genova allestì due grandi mostre nel 1962 e nel 1967, riscuotendo ampi consensi critici. Val ricordare che Giovanni Bevilacqua è fratello del cardinale Giulio “parroco di S. Antonio” in via Chiusure.

Il “Dizionario dei pittori… italiani”, ideato da A.M. Comanducci, elenca numerosi titoli di sue opere e notevole bibliografia. Pur non essendo bresciano, lo si è voluto ricordare per i motivi affettivi e di gratitudine che gli dobbiamo, anche attraverso la figura dell’indimenticabile cardinale Giulio Bevilacqua.

BIBLIOGRAFIA

Sta in: P.V. BEGNI REDONA, AA. VV., “Giovanni Bevilacqua 1871 - 1967”, Brescia, Museo diocesano d’arte sacra - Fondazione Civiltà Bresciana, 1992.

 

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