Ferno (VA), 1809 - Como, settembre 1884. 

Venuta giovane a Brescia, si dedicò al disegno di cui offrì saggi alle esposizioni dell’Ateneo nel 1829 con una copia dellaVilla di Cicerone da Voolet e, nel 1830, con un Chiostro Amalfitano, con Paesetto tratto da una veduta della Svizzera. Trasferitasi a Corno, volle in morte lasciare all’Ateneo una donazione.

Nella galleria di palazzo Tosio, sede della secolare accademia, si legge la seguente iscrizione:

Amalia Biancardi, n. a Ferno MDCCCIX, m. a Como MCXVIM. Cresciuta tra noi nel culto dell’Arte - ancor giovinetta offerse al patrio Ateneo fiori graditi di gentile ingegno - nel chiudere degli anni lo ricordò con munifico dono. Per voto dell’Accademia MCXVM.

BIBLIOGRAFIA

“Enciclopedia bresciana”, Ediz. La Voce del popolo.

R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.

 

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