Brescia, 23 giugno 1937.
Diplomata al Liceo artistico di Venezia, è insegnante di educazione artistica in scuola media cittadi-na. Approntata la prima mostra personale nel 1967, ha quindi partecipato a varie collettive e a con-corsi cittadini e provinciali, conseguendo riconoscimenti e affermazioni. Ha ripetuto altre mostre personali a Legnago, Verona e Brescia.
La sua pittura, rivolta soprattutto alla figura umana, ha matrice espressionista e insegue nei volti, nelle positure delle donne gli stati d’animo generati dal peso greve della vita, dalla sofferenza. Dalle figure è facile intuire come l’autrice risalga poi a l’universale, per cogliere la solitudine, la desolazio-ne o le barbarie affliggenti l’umanità. Anche gli accentuati profili, gli occhi spalancati e incisi da scure linee rimarcano il senso della costrizione, dello smarrimento che già emana dai colori accesi (gialli, verdi, azzurri) stesi a larghi piani a mezzo di spatola e in grado di affidare alle composizioni vibranti e incisivi contenuti.
BIBLIOGRAFIA
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