Corzano, 30 giugno 1965.

Autodidatta, Domenico Binda ha affinato la propria tecnica pittorica con la riproduzione di noti anti-chi dipinti, fino a giungere a un linguaggio chiaramente descrittivo della quotidianità alla quale lo sguardo può attingere.
Vivendo nella bassa provincia bresciana gli è facile inoltrarsi nel variegato paesaggio campestre, ritratto con tavolozza luminosa ricreante motivi nei quali alita placida atmosfera. Oppure riunire quanto la natura produce, particolarmente il multicolore repertorio di frutti, come l’uva ordinata-mente deposta su tavola e resa con pennellata carezzevole, le tonalità sfumanti nell’uniforme fondo del dipinto.
Paesaggio e natura morta costituiscono dunque i soggetti essenziali ai quali Domenico Binda si ispira, denunciando la sua capacità, oltre che la sensibilità, di interpretare il quotidiano racchiu-dente brani di poesia, tradotta nella gradevolezza delle cromie.
Pin It