Brescia, 1791 - 1862.
Studiò a Firenze, Roma e Venezia. Fu bravo prospettico e si dedicò alla pittura decorativa e alla scenografia. Compose anche piccoli quadri, a olio e a tempera, di paesaggio. Soggiornò a lungo a Roma e lavorò anche a Venezia, a Trieste e fu inoltre a Parigi (1847).
Opere sue restano in Brescia: forse di sua mano sono una Veduta di S. Giorgio Maggiore, Veduta della Chiesa del Redentore e un Paesaggio con marina. Da Giulia Mosconi ebbe due figli, Camillo e Giovati Battista, che ne seguirono le orme. Camillo ne seguì dapprima il fare classicheggiante; Gio-van Battista, con la tecnica murale, ne apprese l’abilità del vasto quadraturista.
BIBLIOGRAFIA
“Enciclopedia bresciana”, Ediz. La Voce del popolo.
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.