Ghedi, 19 dicembre 1940. Vive e opera a Ghedi.

Nato da famiglia di muratori, avvicinando a volte il prozio B. Boifava (v.) ha avvertito il desiderio di affrontare la composizione plastica, ed a vent'anni inizia a scolpire; nell'intento di affinare le innate doti. frequenta per qualche tempo i corsi serali della Associazione artisti bresciani, allievo di Oscar Di Prata, avvicinando poi Federico Severino (v.) del quale ancor oggi segue l'amichevole insegnamento.

Nel 1972 ha intrapreso la partecipazione a mostre collettive: nella "Galleria G. C. Abba" (Brescia, 1972); in ripetute occasioni a Ghedi; mentre personali ha ordinato a Lumezzane (1972); nella sala comunale di Ghedi (1981); in Palazzo Pellegrini di Pralboino (1982).

Nel bronzo ha realizzato vari ritratti, fra i quali ci è possibile citare quelli dei conterranei signori Camillo Penocchio e Sergio Marpicati.

AI bronzo e alla terra cotta affida anche gli esiti della fantasia: Maternità soprattutto, figure femminili nei diversi atteggiamenti: riflesso a condizioni esistenziali o a stati d'animo, spesso elevando la madre, con il bimbo in grembo, alla dignità di Madonna. Nella produzione, anche nella più lontana, si alternano vari animali, tori dalla possente vigoria, cani, cavalli colti nella pienezza della libertà. La Crocifissione, tema ricorrente, ci introduce all'opera sacra che Battista Bozzoni ha già affrontato per realizzare l'altare della cappella della Casa di riposo di Ghedi: congiungendo il legno al bronzo, in tre pannelli ha effigiato Gesù con i Santi Pietro e Paolo, i papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II attorniati da vari fedeli; mentre in occasione di recente visita al suo studio. lo abbiamo sorpreso a plasma.re una delle otto formelle ideate per il portale della parrocchiale ghedese: opera che per motivi contingenti dubita di poter portare a compimento ma in grado di testimoniare la lineare, nitida concezione e la apprezzabile cura esecutiva.

Esito di un figurativo ispirato ai grandi del passato, a noti contemporanei, primo fra tutti Giacomo Manzù.

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