Brescia, 31 gennaio 1960.

La passione per l'arte prevale nel confronto di studi scientifici intrapresi; ed ecco Maurizio Saldi allievo del prof.  Adriano Graziotti prima, studente dell'Accademia di Brera, in Milano, poi. Accanto alla pittura, esercitata fin dalla fanciullezza, affronta ora la scultura, seguendo i corsi del prof.  Enrico Manfrini. Nessuna mostra personale ancora, pochissime le presenze in collettive; più assiduo lo studio, che ha dato vita a composizioni e disegni rivelanti il desiderio di ricerca, indispensabile per chi vuole intraprendere una strada artistica. Fig@urativo, Saldi è autore di olii, chine, matite riproducenti paesaggi, figure, nature morte per sua stessa ammissione aventi ancora valore di sperimentazione.  Nelle prove vedute s'avvertono ascendenze diverse: moduli del primo Novecento, con colori ombrati, le masse sinteticamente rese a larghe campiture, soprattutto nei motivi urbani; mentre in alcuni rustici di paese prevale il fare assai prossimo a quello di noti pittori nostri.
Più mosso il tratto grafico a ricomporre corpi umani, scorci consueti e, in alcuni casi, a impostare spazi ambientali entro cui introdurre forme plastiche.

 

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