Brescia, 1575 - 19 aprile 1630.

Fratello di Pietro che operò accanto ad Ottavio Viviani al soffitto della chiesa di S. Caterina.  Portato naturalmente alla prospettiva ed alla architettura, Tomaso Sandrini riesce a volte difficilmente superabile nel decorare volte, anche se «l'artificioso metodo di colonnati e simili cose con effetto di scorcio, fu da alcuno reputato cosa di poco merito».  A smentire questo giudizio fu il Viola che, nel «Trattato della prospettiva», accanto ad. altri noti artefici, giudica il Sandrini operante nel canoni fondamentali della pittura.  E più vicini studì lo considerano fra i più «rinomati e attivi prospettici del tempo per la perizia nel
trattare il chiaroscuro delle finte architetture facendole sembrare di viva pietra... con un gioco prospettico mirabile».
A Brescia, con altri quali Gandino, Rama, Barucco, lascia sua impronta al Carmine, dove offre accento nuovo «montando sulla fabbrica reale architetture illusorie, articolandole con fantasia veramente barocca».  E di quest'arte fu maestro a Ottavio Viviani,.  Pedrali, Domenico Bruni.
Fra le numerose opere bresciane val almeno citare quelle nella prepositurale di Bagolino; in città le chiese di.  S. Faustino Maggiore, S. Giulla, la distrutta S. Domenico, il Duomo Nuovo, in Broletto; e poi a Rodengo, Salò (cattedrale).  Fuori provincia noti sono invece gli omati e le prospettive nella centrale cupola della Madonna della Ghiara di Reggio Emilia.
In passato si ritenne il Sandrini morto a Palazzolo nel 163 I; con i Diari Bianchi si conferma la data del 1630.  Il pittore fu sepolto nella demolita chiesa di S. Domenico.
 
BIBLIOGRAFIA
C.RIDOLFI, «Le meraviglie della pittura», Venezia, 1648.
F.PAGLIA, «Il giardino della pittura», Ed.  C. Boselli, 1958 e 1967.
L.COZZANDO, «Vago curioso ristretto», 1694.
G.A. AVEROLDI, «Le scelte pitture di Brescia», 1700.
P.A. ORLANDI, «Abecedario pittorico», 1704.
F.MACCARINELLI, «Le glorie di Brescia», 1747, Ed.  C. Boselli, 1959.
F.BALDINUCCI, «Notizie di professori di disegno», 1769.
G.B. CARBONI, «Notizie storiche di pittori e seltori bresciani», 1776, Ed.  C. Boselli, 1962.
B.ZAMBONI, «Memorie intorno alle fabbriche più insigni di Brescia», 1778.
L.LANZI, «Storia pittorica dell'Italia», Bassano, 1795-1808, Ed. 1823.
F.NICOLI CRISTIANI, «Vita e opere di L. Gambara», 1807.
P.ZANI, «Enciclopedia metodica critico ragionata di B.A.», 1819-1824.
P.BROGNOLI, «Guida di Brescia», 1826.
S.TICOZZI, «Dizionario dei scultori, pittori ecc.», Milano, 1832.
A.SALA, «Pitture e altri oggetti di B.A.», 1834.
F.DE BONI, «Biografie di artisti», Venezia, 1840.
F.ODORICI, «Guida di Brescia rapporto le arti», 1853.
P.PERANCINI, «Breve illustrazione dei più rimarchevoli oggetti d'arte in Salò», 1871.
D.SBARDOLINI, Il tempio di S. Giorgio a Bagolino, «La Provincia di Brescia», 30 agosto 1874.
G.ROSA, Il Broletto, «Commentari dell'Ateneo», Brescia, 1882.
S.FENAROLI, «Dizionario degli artisti bresciani», 1887.
A.GNAGA, «Guida di Brescia artistica», 1903.
P.GUERRINI, Elenco delle opere d'arte della Diocesi, «Brixia Sacra», 1920 e segg.
E.BTNEZIT, «Dictionnaire des peintres», Paris.
P.GUERRINI, Bagolino, «Bagolino e la Madonna di S. Luca», N.U., 1926.
G.NICODEMI, «Guida di Brescia», 1926.
G.SOLITRO, «Il lago di Garda», Bergamo, 1927.
L.FL D'OSTIANI, «Storia tradizione e arte nelle vie di Brescia», 1927.
V.LONATI, La cattedrale dei SS.  Faustino e Giovita, «Brescia», febbraio 1930.
A.M. MUCCHI, «Il Duomo di Salò», Bologna, 1932.-
E.CALABI, «Pittura in Brescia nel '600-'700», 1935, con bibliografia.
D.BONDIOLI, «Guida minima del Duomo di Salò», marzo 1962.
«Storia di Brescia», Voll.  Il e 111.
G.PANAZZA, Le manifestazioni artistiche della sponda bresciana.... «Il Lago di Garda», Ateneo di Salò, 1969, p. 236.
 
Pin It