Flero, 21 novembre 1920.

Ha frequentato i corsi serali della Scuola Moretto, affinando le naturali doti anche con la vicinanza degli amici Pasotti, Aldrighi, Bertocchi.
Entrato a far parte del gruppo de «La Pallata», di corso Garibaldi, nella sede dell'associazione ha allestito alcune mostre personali, partecipando al tempo stesso a collettive ordinate dalla Galleria.
Sue presenze sono inoltre da ricordare presso il «Bistro» di piazza della Loggia, al «Premio Moretto», dove si è affermato, mentre al di là del confini provinciali sue opere sono apparse a Milano (Museo delle Scienze e della Tecnica) meritando medaglia d'argento e l'Ambrogino d'oro; al «Gran Premio Picasso» e, nel 1977, al «Gran Premio Italia Francia», segnalato per la tecnica divisionista che contraddistingue tutta la sua produzione pittorica dai nitidi toni.
Vissuto a lungo nel centro antico di Brescia, vi ha dedicato le prevalenti doti di paesaggista, così come ispirazione ha attinto dalla periferia bresciana, in particolare da Mompiano, dove per qualche tempo ha avuto casa.
Trasferitosi a Coccaglio nel 1978, ha continuato a dedicare la sua tavolozza alle visioni della zona, attratto dalla natura e dai suoi frutti.  Pur continuando a dipingere, da qualche tempo ha disertato le sale di esposizione.
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