Milano 1815-1869.

Citato nella «Storia di Brescia» per essere esponente di quel genere pittorico in cui il bresciano Angelo Inganni (v.) ha il suo preciso posto, anzi meritevole d'essere considerato ìl «rappresentante più spontaneo in Lombardia».
Fra i pochi artisti del suo tempo privi di educazione accademica, Scrosati fu affreschista accanto a Giuseppe Bertini e Podesti, operando in palazzi quali il Poldi, il Litta; in Villa Ghirlanda a Cinisello Balsamo e Palazzo Serbelloni.  La sua fama tuttavia s'affida al romanticismo del suoi vividi fiori.
Note più estese su questo pittore milanese si possono rintracciare in noti e diffusi Dizionari e Repertori, che sarebbe lungo citare.

 

Pin It