Montichiari. Al secolo Zappettini Cenedella Siria.

Ha soggiornato a lungo con il marito, lo scultore Piero Cenedella, a Parigi, dove ha frequentato l'accademia Art et Metier, esponendo per la prima volta nella capitale francese alla «Galleria Rive Drolte», nel 1952.
Tornata a Brescia si fa conoscere esponendo alla «Galleria A.A.B.», nel 1957.  Altre presenze in pubblico sono nel frattempo da ricordare, a Brescia nel 1954, Parigi (1956), Viterbo (1955) e poi Bologna («Galleiia Padawers, 1960»); Londra («Galleria Gimpels Fils», 1961), e Monaco («Galleria Fiedrich Dahlen, 1962); dopo di che la attività espositiva si svolge prevalentemente in patria.
Fra le collettive si ricordano le presenze alla «Galleria del Corso» (1961), in seno alla A.A.B. (1963, 67), nelle edizioni di Mostre d'arte sacra in Veseocado.  Altre personali ha ordinato alla Associazione artistica di via Gramsci nel 1961, 62, 64, a Gardone Riviera nel 1971 e alla «Galleria S. Benedetto» nel 1975.  La stessa pittrice chiarisce gli intendimenti della sua opera quando afferma: ciò che ho sempre cercato è il riconquistare in arte il senso di un sogno perduto.  Avere un nuovo cuore, acquisire un nuovo spirito, una nuova anima, nella misura di essere e di dare; un senso del ritorno, il ritrovarsi in una pittura innocente, magica per essere più pura e libera.
E nei suoi dipinti è «Incisa» la visione di un universo purificato.
Un mondo dapprima raffigurato con smarrimento, a mezzo di «violente spatolate ma, insieme, chiuso in ritmo di geometria implacabile», quindi il «gioco del toni delicati e solari, il garbatissimo accostamento dei gialli e del rossi ... » a dipanare una fiaba; infine «il linguaggio del colore materia, grumoso, denso, già aperto verso esperienze espressionistiche», come ha osservato Rossana Apicella.  Un mondo fatto di evocazione della realtà attinta da antiche figurazioni, ben esplicitato da alcuni titoli: Fossili, Pino pietrificato, Essere pietrificato, Impronte di animali; e queste immagini di creature e oggetti preistorici entrano nel colori di Siria per acquistare vita fiabesca, indefinito senso di mistero.  E d'angoscia, forse, pur nelle delicate tonalità dovute ad una pittrice che «si è posta, da sola, di fronte al segreto della vita e della natura toccandone le radici più remote».
 
BIBLIOGRAFIA
«Galleria del Corso», 23 febbraio - 4 marzo 1961, Piccolo quadro.
R. APICELLA, «Galleria A.A.B.», Brescia, 23 febbraio - 4 marzo 1961.
E.C.S.(alvi), Arte sacra in vescovado, «Giornale di Brescia», 13 dicembre 1961.
G.TANSINI, Discz4tiamo la mostra d'arte sa(-ra, «La Voce del popolo», 16 dicembre 1961.
R.APICELLA, «Galleria A.A.B.», Brescia, 22 dicembre 1962 - 3 gennaio 1963.
«L'Eco di Brescia», 29 dicembre 1962, Siria.
VICE, Mostre d'arte, «Giornale di Brescia», 29 dicembre 1962.
E.C.S.(alvi), Pittori bres(-iani, «Giornale di Brescia», 21 marzo 1963.
«Galleria A.A.B.», Brescia, 30 novembre 1963, Pittura conte Oranea bresciana.
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E.C.S.(alvi), Mostre d'arte, «Giornale di Brescia», 20 novembre 1964.
E.C.S(alvi), Omaggio ai Maestri del passato, «Giomale di Brescia», 3 gennaio 1967. «Arte bresciana oggi», Sardini Ed., Bornato.
S.FONtaNA, «Galleria S. Benedetto», Brescia, 15 marzo-- 4 aprile 1975. (Si vedano i quotidiani del periodo mostra).
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