Chiari, 30 giugno 1900.

Ha compiuto gli studi artistici all'Accademia di Brera, in Milano, ed a soli ventitre anni vede sue opere: Casa fra gli ulivi e Paesaggio accolte alla Quadriennale di Torino; nel 1927 è presente alla Biennale di Brera.
Da quel tempo sempre più intense le presenze in note esposizioni.
Se fra le località del Bresciano che videro suoi dipinti in mostra si possono citare Iseo (1947), Ponte di Legno (1951), Gavardo, Bormio (1962), Salò (1965), lungo si fa l'elenco ne I ricordare le partecipazioni alla Terza mostra nazionale al palazzo dell'Arte di Milano (1940), alla Prima mostra d'arte contemporanea a Villa reale (Milano, 1948) con Laguna; le ripetute edizioni della Permanente milanese (1950 in poi), con le Biennali ordinate nel 1959 e 1961 dove espose Villaggio olandese; l'affermazione veronese alla mostra in palazzo della Concordia, dove Natura morta ottenne il primo premio nel 1962, seguito il successivo anno dal secondo premio.  E poi le ammissioni al Salon des Indipendents di Parigi negli anni 1969, 71, 72, 73 e 1974.
Mostre personali Rina Soldo ha allestito in Milano (1941), Venezia (Fondazione Bevilacqua La Masa, (1950), Annecy (1950), Bergamo («Galleria Permanente») e Cremona (Palazzo dell'arte) nel 1955, Salò (1965).  A Brescia è presente con mostre singole negli anni 1950-1960; cinque volte alla A.A.B.; a Parigi, infine, alla «Galleria Ror Volmar» nel 1971.
Se alcuni titoli delle sue opere: Neve a Porta Trento, Perijèria, Giornata grigia, Mattino dopo la neve, Il cortile azzurro, Aut nno a S. Gervasio, unicamente a visioni di Francía, che l'avevano fatta conoscere anche lontano dalla terra natia, possono dire i motivi prediletti dalla pittrice, più volte è stato invece sottolineato il suo senso esatto, profondo e poetico della interpretazione, «l'ammirevole intuito del colore predominante e persino degli aromi che la circondano, non appena ella sia approdata ad una terra».
A reggere questa pittura dal tocco impressionista sta il morbido e sicuro disegno: come chiara e mossa da vibrazioni sommesse è l'armonia cromatica che a volte il cadente sole penetra e accende.
Mentre questa nota stava componendosi tipograficamente, la pittrice si è @penta a Salò, appena dopo la metà del 1982.
 
BIBLIOGRAFIA
Sta in:
A. M. COMANDUCCI, «Dizionario dei pittori... italiani», Ed.  IV, (1972).
Si veda inoltre:
«Galleria A.A.B.», Brescia, 15-30 marzo 1952. «Il Garda», a. 11, n. 5, luglio 1965.  R. Soldo.
 

 

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