Secolo XV.

Secondo la «Storia di Brescia», recante le poche voci bibilografiche al pittore, è autore di un disegno al quale si riporta il Cristoflagellato del Duomo vecchio; così come a Stefano od a Gentile fa pensare il piccolo polittico nella pieve di Idro, dato a Maestro del XV secolo.
Si ricorda questo pittore, non bresciano, per la influenza che potrebbe aver esercitato fra noi, anche attraverso i suoi seguaci Giovanni Badile, Martino da Verona e Boninsegna da Clocedo, come sembra di capire alla p. 898 del Il Vol. della «Storia di Brescia».

 

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