Roé Volciano, 18 febbraio 1940.

Diplomato presso l'Accademia Carrara di Bergamo, dov'è stato allievo del prof.  Trento Longaretti e degli architetti Pizzigoni e Angelini; docente nell'Istituto d'Arte in Brescia nel 1967-68, Armando Tomasi ha lungamente viaggiato in Europa acquisendo varie esperienze.  Ha pure affrontato l'affresco, il graffito ed il mosaico: sue opere sono in collezioni pubbliche e private di Austria, Germania, Francia, Brasile, Canadà, oltre che in Italia.
La sua attività espositiva risale al 1958, anno in cui ordina la prima mostra personale.  Ha quindi esteso la sua presenza a note località, partecipando sempre più attivamente a manifestazioni artistiche: a Faenza (1967), Varese, Lecce, Cuneo, Cremona, Roma, Palermo (1968), Parigi, Genova, Napoli, Roma, Milano (1969), Milano ancora («Biennale di Arte contemporanea»), Dubrosnlck, nel 1970, Milano, Firenze, Genova, Cremona, Verona, Cassino, Parma (1971), nello stesso anno è invitato alla «Biennale internazionale della Comer Gallery di Londra».
Del 1972 si ricordano ancora partecipazioni a Reggio Calabria, Imola, Pistoia.  Bologna; nel 1973 Foggia, Varese, Bergamo, Lepnano, Vercelli. l'internazionale premio «Modigliani», del 1974 e 75, Bergamo, Milano, Modena, Imola, S. Remo, Cremona, Bologna, Ferrara, Reggio Calabria, Arco di Trento, Vicennza... per non dire di Brescia e di noti Premi nostri provinciali.
Numerose anche le mostre personali ordinate in note Gallerie di Gardone Riviera (1958, 1970), Salò (1960, 64, 69, 1971, 73), Idro (1965), Brescia (1966, 1970, 76), Boario (1967), Pescara (1968), Desenzano, Cremona e Vicenza (1970), Cassino (1971), Bologna (1972, 76), Folgaria e Venezia (1973), Bolzano e Bergamo (1974).  Rapallo (1975), S. Remo (1976); lungo questo intenso itinerario espositivo si sono congiunte anche le testimonianze offerte a Tomasi da critici autorevoli quali: Trento Longaretti, Elda Fezzi, Mario Lepore, Mario Monteverdi, Mario Portalupl, Marino Mercuri, Tito Spini, Giorgio Mascherpa, Domenico Cara, Sandra Orienti ed i bresciani Cassa Salvi, Guido Stella, Giannetto Valzelll e Luciano Spiazzi.
Sono questi scrittori a dirci di un «artista che non bara, ma che procede onestamente, coscienziosamente alla conquista di un suo mondo».
I suoi dipinti lo indicano dapprima vicino a certa espressione intimista e crepuscolare: finestre ove la luce si effonde attraverso lievi tendagg"., e la realtà avvolta da assorti silenzi.  Ma anche in quelle lontane opere s'avverte l'esigenza di geometrizzare, nel lontano ricordo di un Morandi o di Braque.  Fino ad approdare, nell'areo di un decennio, all'astrattismo geometrico.
Un astrattismo, tuttavia, che sembra avere ascendenze nelle ricerche di Radice, Magnelli, Reggiani, Bonfanti e Korompay, su su fino al concretismo degli anni Cinquanta di cui significativo esponente è stato Luigi Veronesi.
Astrattismo ottenuto con materiali vari, anche l'acciaio, capace di irraggiare tersa luminosità.  E quella ricerca di luce perseguita con rigore e politezza di cromie e di impianto, sembra risentire dell'atmosfera propria del luoghi natii; «sembra procurare allusive sensazioni di paesaggi estremamente stilizzati, soprattutto marini e lacustri».
 
 
BIBLIOGRAFIA (bresciana)
G.VALZELLI, Il Garda in un bicchiere, «Giomale di Brescia», 4 giugno 1965.
T.LONGARETTI, «Domus nostra», Salò, 18 settembre - 4 ottobre 1965, Tomasi, Mazzoleni, Trombini.
G. MASCHERPA, «Galleria Cavalletto», Brescia, 14-28 maggio 1966.
E.C.S.(alvi), Mostre d'arte «Giornale di Brescia», 22 maggio 1966.
G.V., L'occhio dei bresciani s141 Garda, «Giomale di Brescia», I I giugno 1966. «Giornale di Brescia», 17 settembre 1967, A tre di Palazzolo il Premio Inzino. «Galleria d'Arte Cavalletto», Brescia, 8-20 giugno 1968, Pittori italiani, Catalogo.  V. S. Agata come via Marguita, «Giornale di Brescia», 29 aprile 1969.
«Giomale di Brescia», 9 maggio 1969, L'ottavo Premio Treccani.
E.FEZZI, «Galleria Schreiber», Brescia, maggio 1970.
E.C.S.(alvi), Mostre d'arte, «Giornale di Brescia», 9 maggio 1970. «Il Regalo», Brescia, Inverno 1972-73, Stampa Tip.  Vestonese, 1972.  E. FEZZI, Arte, «La Provincia», Cremona, 17 dicembre 1975. «Le Firme», Ed.  Castaldi, febbraio 1976.
R. VITALI, «L'Unità», Milano, 13 marzo 1976.
AA.VV., «Galleria Lo Spazio», Brescia, 14-26 marzo 1976.  E.C.S.(alvi), Mostre d'arte, «Giornale di Brescia», 27 marzo 1976.
L.TRUCCHI, «Momento Sera», Roma, 5-6 maggio 1976.
S.ORIENTI, «Il Popolo», Roma, 13 maggio 1976.
M.TORRENTE, «La Voce repubblicana», Roma, 14 maggio 1976.
AA.VV., «Brescia '80», Brescia, I -I I maggio 1980, Catalogo. «Arte bresciana oggi», Sardini Ed., Bornato.

 

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