Brescia, 17 giugno 1951.

Giunto piuttosto tardi alla ribalta delle esposizioni, ha lungamente affinato le naturali doti di disegnatore, ma anche meglio definiti gli intimi ferinenti, avvicinandosi ad Ugo Aldrighi e Chico Schinetti; e frequentando per qualche tempo i corsi di incisione della A.A.B.
Prevalentemente grafico, di questa tecnica si serve per esternare gli esiti di una riflessìone sull'odiema condizione umana.  Ed esprimendo implicitamente il giudizio sulle tante forme di oppressione che gravano la creatura umana. «L'eccesso di prevaricazioni della macchina sull'uomo, i rischi di inquinamento generale per cui anche un povero gabbiano vede l'orizzonte oscurarsi di nera oleosa pece, l'incapacità di stabilire un sicuro rapporto con se stessi ... », come ben ha avvertito Luciano Spiazzi.
Nascono così motivi collocabili nel solco figurativo, ma fatti emblema, elementi di desolato paesaggio a riflettere l'attualità ed al tempo stesso in grado di dire chiaramente, anche se non violentemente, la sofferta denuncia.
Presente a varie rassegne collettive locali, a partire dal 1975; mostre personali ha allestito nel 1977 («Galleria La Tela», Iseo); nel 1979 presso la «Pìccola Galleria dell'U.C.A.I.» prima, nella «Galleria Cattaneo» poi.
Ila quindi disertato le sale di esposizione per operare,in silenzio, anche se non ha fatto mancare suoi lavori in occasione delle affollate collettive di fine anno consuetudinariamente ordinate nelle salette della U.C.A.I. di via Pace.
 
BIBLIOGRAFIA
L.SPIAZZI, «Piccola galleria U.C.A.I.», Brescia, 3-15 febbraio 1979.
L.SPIAZZI, Arte in città, «Bresciaoggi», 10 febbraio 1979.
AA.VV., «Galleria Cattaneo», Brescia, 1-13 dicembre 1979.
L.SPIAZZI, Arte in città «Bresciaoggi», 8 dicembre 1979.

 

 

Pin It