Villanuova sul Clisi, I I febbraio 1953.

Pittrice autodidatta, giovanissima affronta il giudizio del pubblico partecipando a mostre collettive ed allestendo personali.

Fra le prime, val almeno ricordare le presenze a Villanuova (1974, 75, 77, 78), a Gavardo (1975), Capriolo, Visano, al bresciano «Premio Moretto» (1976), a Viareggio, Prevalle, Milano, Gardone V.T., Mademo (1978), Azzano Mella (1979), alla rassegna «Brescia '80».

Personali, ricordate anche nella nota bibliografica, ha invece allestito a Gavardo (1974, 76, 1980), Castiglione delle Stiviere e Vallio (1975).Villanuova (1977), Predazzo, in provincia di Trento (1978), Bergamo (1979).

Sue opere sono in permanenza presso l'«Arte grafica Bergamo».

La pittura di Franca Vitali riflette appieno la natura di questa giovane: una natura di cui alcune collaborazioni, per illustrare libri editi da La Scuola editrice, la Velar di Bergamo e destinati al bambini, dicono la serenità e il candore.La sua pittura è «il poliedro sfaccettato e fiabesco delle emozioni, il sogno ad occhi aperti, davanti a un paesaggio sotto la neve, in un coro di bimbi, sullo scorcio di case riboccanti di fiori, in un'atmosfera magica, dove verde e natura sono ancora incontaminati e la felicità del buon tempo andato non è spazzata via dalla tramontana di un mondo disumanizzato, alienato».

L'impressione colta da Federico Pelizzari al primo apparire di Franca Vitali si è confermata con il trascorrere del tempo, per il rinnovarsi di un mondo incantato, dedicato agli animi puri; mentre si fa maggiormente sicuro il linguaggio, più affinata la tecnica.

Pulito, candido, ingenuo, sogni, fiaba... sono le ricorrenti parole di chi ha scritto della pittura naive di Franca Vitali.Una pittura, tuttavia, ingenua per quel che rappresenta, ma condotta con sapiente «mestiere».

Nascono così impressioni d'un mondo sognato «nel quale tutto è buono, tutto limpido, tutto pulito; un mondo in cui l'aria sorregge sterline dorate e neve a pois, e dove gli unici personaggi viventi sono bambini e, magari qualche cane randagio che si unisce a loro per giocarci insieme», come giustamente è stato notato.

Feste di carnevale sotto la neve e Maschere in piazza, V'oli di notte e Seguendo una stella, la Piazza della cuccagna, tanto per citare alcune opere i cui titoli sono pure indicativi d'una fantasia in grado di tramutare la realtà in fiaba, sono altresì ricche di cromie, di pregi puramente pittorici; mosse da ritmo gioioso, sia per il movimento degli interpreti, sia per il gustoso dinamismo del panorami fatti di casette addossate le une alle altre, di alberi finemente tramati sul candore silente della neve.

Il mondo che, fortunatamente ancora, non poche cartoline illustrate ci portano in casa nella vigilia di Sante festività, con la serenità che Franca Vitali sparge invece quotidianamente.

BIBI-IOGRAFIA

F.PELIZZARI, «La Gavardina», Gavardo, 8-23 dicembre 1974.

L.SPIAZZI, Giro dell'arte, «Bresciaoggi», 18 dicembre 1974.

AA.VV., «Galleria Gonzaga», Castiglione delle Stiviere, 12-24 aprile 1975.

EMME, «Fonti di Vallio», 14-27 giugno 1975.

M.M., «La Gavardina», Gavardo, 8-24 dicembre 1976.

M.MARZOLLO, «Club Bigetti», Villanuova, 8-24 dicembre 1977.

L.SPIAZZI, «Galleria A.A.B.», Brescia, 11-23 marzo 1978, Catalogo collettiva.

M.MARZOLLO, «Sala municipale», Predazzo, 15-26 agosto 1978.

M.MARZOLLO, «Grafica arte», Bergamo, 10-25 febbraio 1979.

AA.VV., «Brescia '80», Brescia, I -I I maggio 1980, Catalogo.

 

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