Sarezzo.

Fin da giovanissima ha prediletto la pittura; nel 1977 ha potuto affinare, sia pur brevemente, le naturali doti frequentando i corsi della Scuola d'arte della Associazione artisti bresciani, allieva di T. Mozzoni, per poi proseguire da sola. una ricerca volta al molteplici aspetti della natura.

Paesaggista, autrice di nature morte dedicate prevalentemente ai fiori, Renata Zatti si è espressa dapprima con fare ingenuo, quasi na:if, quindi con tocco impressionistico.Sono così nate case linearmente costruite, con i caratteristici tetti spioventi, angoli silenziosi del paese natio e del dintorni; scene di lavoro in campagna o attimi di vita rurale come in L'attesa, statica ed espressiva, o Marine conosciute durante soggiorni nell'Italia meridionale.

Nella più recente produzione, svolta anche a mezzo del pastello e dell'acquarello, il tratto s'è fatto disteso e riassuntivo nella materia rarefatta, effusa.Il carboncino ha consentito alla pittrice di affrontare la figura e il ritratto.

Presente a collettive anche fuori provincia, suoi dipinti sono stati accolti al «Premio di Natale» di Viareggio, a Milano, Prato (Gran Premio Toscana), Massa Carrara e Desenzano nel 1976; Viareggio ancora (1976, 77), Firenze (1976, 78), Montecatini (1978), Cannes (1977, 78).Mostre personali ha invece allestito a Travagliato (1975), Sabbioneta (1976), Brescia (1980).

BIBLIOGRAFIA

G.BELOTTI, «Galleria Borghetto», Travagliato, 14-30 giugno 1975.

G.VALORI, R. Zatti, «La Zattera», Viareggio, gennaio 1976.

«Gazzetta di Mantova», 23 giugno 1979, Sabbioneta.

G.F. MAIORANA, «Brescia club», 7 luglio 1979, Venti artisti bresciani.

P.GASPERINI, «Galleria S. Michele», Brescia, 29 marzo - I I aprile 1980.

L.SPIAZZI, Arte in città, «Bresciaoggi», 5 aprile 1980.

«Giomale di Brescia», 6 aprile 1980, Nelle gallerie.

 

 

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