Vilminore di Scalve (BG), 1714 - 1775.

Si formò presso Ferdinando del Cairo ed esercitò a lungo attività pittorica nel Bresciano dove lasciò pale d’altare e affreschi e, da ultimo, dipinse bambocciate, scene di nani e animali. Di lui si ricordano in Duomo nuovo: Miracoli di S. Liborio (perduti); nella Chiesa della Carità: Quattro virtù (affresco); Crocefissione (perduta); in S. Maria dei Miracoli (con Pietro Scotti e Pietro Natali nel 1747): ornamenti in affresco (perduti) e lunette delle cappelle con Il figliol prodigo, Il buon Pastore, La samaritana, Il fariseo, Guarigione del lebbroso, Angoli a chiaroscuro con i SS. Cosma e Damiano (1 747), S. Cristoforo (affresco distrutto); nella Cancelleria dell’Ospedale: S. Girolamo Miami (perduto); a Berzo Inferiore, nella parrocchiale, affreschi in collaborazione con lo Scalvini, nel 1745. Le bambocciate si trovano per lo più presso collezioni private.

BIBLIOGRAFIA

Sta in: “Storia di Brescia”, Vol. III, 1964.

A.M. BARONCELLI, “F. Bocchi e Enrico Albricci, pittori di Bambocciate”, Supplemento ai Commentari dell’Ateneo, Brescia, 1965 (v. Bocchi Faustino).

R. Lonati, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.

Si veda inoltre: “Enciclopedia bresciana”, Ed. La Voce del popolo.

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