Tavemole, I I luglio 1932

«Angoli di lago, barche appena cullate dall'onda cheta, balte su per il monte, fra le balze, rustici quasi tuffati in una macchia di verde rigoglioso, prorili teneri di vecchie pietre lontane, ammorbidite dalla svelta pennellata e private, gentilmente, della loro coriaceltà, colloqui di piante in Fiore in una natura volta ai mutamenti stagionali e, purtuttavia, legata ad uno stesso filo conduttore ispiratore... Il pastello del ritratto dà al pittore altri lieviti, ma non toglie alla sua mano il tratto immediato e spontaneo.  Volti di bimbi (gli occhi trasognati) il peso deposto dalle tante primavere su volti segnati dalla longevità, ma con un tocco di serenità nell'espressione, volti di donna colti, a volte, nell'attimo della istantaneità».
In queste parole di Achille Rizzi ci sembrano racchiusi i vari motivi ispiratori di Giovanni Saleri, che dell'olio fa materia per i paesaggi e le nature morte; del pastello il delicato o robusto tratto pel ritratti. Paesaggi raccontati con accurato segno entro la tradizione locale e dall'accento romantico; paesaggio non di rado posto a fondale di figure dalla schietta impronta popolare, a volte elevata a «emblema» di condizione umana, come in Verso il tramon to, dove l'incisivo colore sembra aver nelle evidenti rughe, nelle vene della anziana donna effigiato il corrispondente «segno» lasciato dal tempo nelle umane creature.  Così come accurate le pieghe di panni, le screziature di ripiani, le vellutate o ruvide masse di frutta e di verzure delle nature morte, condotte con puntigliosità sfiorante l'iperrealismo.
Alllievo di Dino Decca, dal noto pittore Saleri ha derivato la predilezione per l'accurato disegno, che tuttavia non sacrifica «l'immediatezza di sentimento, sempre nel segno di una tavolozza piacevole e conforme alle esigenze di tanti fruitori».
Presente a concorsi e a manifestazioni in varie città, ha riscosso riconoscimenti a Caprino Veronese, Boniprati, Gabicce Mare, Villa Carcina; nel 1976 ha partecipato a collettiva allineata nel palazzo Ducale di Pesaro, accanto ad artisti quali Annigoni, Fiume, Lilloni.
Mostre personali ha invece allestito, oltre che a Brescia (1974, 75, 77), a Castiglione delle Stiviere (1973), a Iseo (1975).
 
BIBLIOGRAFIA
A.MORUCCI, «Galleria A.A.B.», Brescia, 1-13 maggio 1975.
A.RIZZI, «Galleria del Carro», Brescia, 29 gennaio - 10 febbraio 1977.
L.SPIAZZI, Arte in città, «Bresciaoggi», 5 febbraio 1977.
 

 

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