Botticino Sera, 18 settembre 1806 - Brescia, 1836.

La «Storia di Brescia» cita G. Soldi quale autore del disegno raffigurante la Contrada del Carmine e portato in litografia da Pietro Filippini (v.). Ma nulla dice di questo sfortunato pittore morto a soli trent'anni durante una epidemia.  Il Fenaroli lo ricorda quale «appartenente alla eletta schiera di giovani allevati alle arti nell'epoca di Teosa e Vantini, e che tanto bene risposero alle cure di quei valenti educatori».
Fra le opere eseguite da Soldi per decorare palazzi e chiese in città e provincia, particolarmente si ricordano i motivi dell'abslde della parrocchiale di Iseo, «d'uno sti 'le purgato ed elegante».
Naturalmente portato alle varie tecniche del disegno, quando il Filippini avvia in città la litografia, Giacomo Soldi presta assidua opera per illustrare aspetti della città e della provincia di Brescia. «In essi tutto è condotto con felice effetto, architetture, dirupi, piante e macchiette».
Soldi fu anche autore di figure ed un suo Autoritratto esisteva presso suoi discendenti.
 
BIBLIOGRAFIA
S. FENAROLI, «Dizionario degli artisti bresciani», 1887.
THIEME-BECKER, Vol.  XXXI, (1937).
L.SERVOLINI, «Dizionario degli incisori italiani ... », Milano, 1955. A.M. COMANDUCCI, «Dizionario dei pittori... italiani», tutte le edizioni. «Storia di Brescia», Vol.  IV.
 
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