Brescia, 31 agosto 1939.

In un catalogo che accompagnava una delle sue mostre, Filippo Tamantini stesso ci offre il succinto curriculum e l'essenza del suo operare. «Ha frequentato la scuola di disegno sotto la guida dello scultore Domenico Lusetti alla Associazione Artisti Bresciani nel 1960.  La sua tematica preferita è il paesaggio, eseguito con sensibilità di colore, con immediatezza, ma pur sempre con estrema attenzione alla verifica poetica del racconto.  Di chiara ispirazione impressionistica-macchiaiola, la pittura si risolve tutta nella creazione di particolari atmosfere dove un innato lirismo compositivo tende a cogliere vibrazioni suggestive della natura o degli scorci urbani con una preziosità tecnica di buon livello.  Nel quadri di soggetto urbano c'è una continuità stilistica in rapporto ai paesaggi naturali, un gusto garbato pur sempre nella caratterizzazione emotiva e non mai razionale, ma c'è, elemento nuovo, un amore di fondo per un vedutismo tra rustico ed il classicheggiante, equilibrato con forza, mai in leziosità di facile effetto, ma con quella misura artistica che rende questi dipinti estremamente attenti, sia per la freschezza esecutiva, che la proposta di angolazioni visive dì grande interesse... confermano le sue tendenze alcune vedute della sua città natale, di Venezia e alcuni scorci di Parigi».
Autore di figure, qui «l'impressionismo suo irrequieto trova forse la sua qualità più rilevante».
Affacciatosi alla ribalta artistica sul fare degli anni Sessanta, ha partecipato a collettive, fra le quali si ricordano: il «Piffero d'oro» di Parma (1963), il premio estemporaneo «Città di Brescia» (1965), il «Gussago» (1966); medaglia d'argento al M.T.l. di Gardone Riviera (1971) e alla bergamasca «Biennale Europa unita».  Mostre personali ha allestito a Lumezzane (1967, 1970), Brescia (1970, 71, 72, 73, 74, 75), Gardone Riviera (1971), Bergamo («Galleria Simonetta» 1971, 74), Rimini («Galleria Vicolo Gamma», 1972), Luzzara (1973), Montichiari e Vestone (1974), Desenzano (1976, 78).
Se negli anni 1970-75 in un arco di soli dodici mesi ha affrontato ripetute volte il pubblico, in seguito ha diradato notevolmente le sue presenze nelle gallerie d'arte.
 
BIBLIOGRAFIA
A.MUTTI, «Galleria A.A.B.», Brescia, 5-17 febbraio 1972.
A.MUTTI, «Galleria S. Gaspare», Brescia, 18-30 marzo 1972.
A.MUTTI, «Galleria Piccola Paganora», Brescia, marzo 1973.
AA.VV., «Galleria Piccola Paganora», Brescia, 29 settembre - Il ottobre 1973.  C. VILLANOVA, «Galleria del Carro», Brescia, 26 gennaio - 6 febbraio 1974.  AA.VV., «Galleria A.A.B.», Brescia, 26 ottobre - 7 novembre 1974.
L. SPIAZZI, Arte in città, «Bresciaoggi», 2 novembre 1974.
G.M. OLIVIERI, A. RIZZI, «Galleiia La Comice», Desenzano, 14-26 febbraio 1976.
G.M. OLIVIERI, «Galleria La Cornice», Desenzano, 4-15 novembre 1978.

 

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