Ciliverghe, 27 febbraio 1949

Per qualche tempo ha frequentato l'Istituto «G.  Savoldo», ma guida e incitamento ha trovato soprattutto nella vicinanza del compianto prof.  Peppino Terzi nel confronti del quale il giovane pittore nutre ancor oggi profonda riconoscenza.  Affacciatosi alla ribalta artistica sul far degli anni Settanta, ha partecipato a collettive provinciali e regionali a Mazzano (1973, 74, 75), Villanuova sul Clisi (1974, 75, 76), S. Felice del Benaco (1976), quindi a Vaccolino di Comacchio (1978), Brescia (1979), Caravaggio (1980).
Prevalentemente paesaggista, nelle parole dedicategli da Nella Mariani sentiamo appieno interpretato il suo modo di esprimersi con «rara coerenza tonale, ricca di impasti preziosi in una condizione poetica che trae origine dalla sensazione immediata e con gesto rapido del suo pennello che ne avvalora una accertata sensibilità, di un pensiero in continuo fermento, con un dialogo di palpitante freschezza dove il colore si fonde in tutt'uno armonico, espresso in una voluttà emozionale».
Ne sortono panorami in cui la luce è protagonista, unicamente alla formale eleganza compositiva di una figurazione resa con tratto mosso ed evidente fatto ritmo, a riflettere le cadenze di una visione lirica in rapida evoluzione.
 
BIBLIOGRAFIA
«Panorama d'arte '77», Magalini Ed.  Brescia, 1977.
«Abba: arte contemporanea», Brescia, 3-15 novembre 1979, Collettiva.
 

 

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