Valico Sopra (Lucca).

Vissuta per tre anni in Brasile, in quella nazione ha allestito la sua prima mostra personale.
Trasferitasi a metà degli anni Cinquanta a Brescia, ha operato silenziosamente, raramente aderendo a collettive (Bagnolo Mella, Mostre sociali della A.A.B.), nelle sale della Associazione di via Gramsci allestendo la sua seconda mostra personale, nel 1972.
Autrice di romanzi, alterna l'attività letteraria con quella pittorica, svolta con impegno di autodidatta.
Anzichè adoperare pennelli, compone i colori direttamente con le mani; realizza così «psico-ritratti», non accontentandosi di cogliere le forme, ma cerca nell'introspezione valori nuovi, più profondi.  Ed ecco allora che il volto di una donna le suggerisce la forma di un etereo vaso... oppure il ricordo delle ninfee evoca un mondo sommerso, visto con gli occhi del sogno.
Ma accanto a questo filone, altro ne esiste: quello naif.  I suoi paradisi terrestri sono una festa per gli occhi, com'ebbe a riconoscere Attilio Mazza, dando ad Antonietta Testoni il merito di una esuberante e fresca fantasia.
 
BIBLIOGRAFIA
A. MAZZA, «Galleria A.A.B.», Brescia, 29 aprile - I I maggio 1972.
 

 

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