Brescia, 30 aprile 1926.

Ha sempre cullato il sogno d'essere pittore; dapprima seguendo corsi artistici per corrispondenza di una Scuola milanese, indi avvicinandosi a Umberto Girelli (v.) che lo ha esortato anche ad esporre in seno alla Associazione artistica di via Gramsci, dove Veneziani compare in occasione di collettive, sul fare degli anni Sessanta. Con il collocamento a riposo che l'attività espositiva si fa intensa, attraverso partecipazioni a mostre collettive a Villanuova (1975, 76, 77), Concesio (1976, 77), Padenghe (1975, 76), Bornato (1976), Carpenedolo (1976, 77, 78), Pontoglio (1976, 77), Breno (1976, 78), ßedizzole (1976), Gardone V.T., Ghedi, Manerba (1977), Prevalle (1977, 78), Esine e S. Polo (1978), Bovegno, Marmentino, Brescia (1980).

E poi sortite a Viareggio (1976, 77), Milano (Premio Natale d'oro, 1976, 77), Montecampione (1980).

Una sola mostra personale ha allestito, nelle salette della A.A.B. nel 1978.

Paesaggista, ha ritratto numerosi spunti offerti dalle località bresciane e della provincia con una tavolozza dai chiari, tepidi toni giocati sul grigi, verdi, rosati, raggiungendo levità di pastello.

Anche le torbiere sono state motivo di numerosi dipinti.

V'è nella pittura di Veneziani la ricerca di un sommesso colloquio con la natura, ed i migliori esiti si riscontrano là dove il panorama si distende in ampi piani proiettati verso il profilarsi dei colli, entro effuse atmosfere.Un campo, un albero, pochi elementi compositivi gli consentono di esprimere con spontaneità la luce e l'ora di giomate, di stagioni silenti dalle significative cromie.

Del mondo artistico bresciano, nel quale ha potuto addentrarsi quando già aveva compiuto i trent'anni, Veneziani custodisce amorevolmente numerose testimonianze: così di Umberto Girelli possiede dipinti e manoscritti; così di numerosi quadri ha cosparse le pareti, e i nomi vanno da Rizzi a Verni, da Francesco Rovetta a Ennio Mori, da Claudio Botta a pittori milanesi, anche di passati secoli.

Uomo riservato Luigi Veneziani, il cui carattere ben si riflette nella sommessa poesia dei suoi paesaggi.

 

BIBLIOGRAFIA

«Galleria A.A.B.», Brescia, 18-30 aprile 1964, Collettiva BS. 19, Catalogo.G.V., Dalla tavolo za di Collio, «Giomale di Brescia», 25 luglio 1971. «Giomale di Brescia», 4 giugno 1976, Estemporanea per l'asilo di Villanuoi,a. a.m.(azza), Il paesaggio di Padenghe, «Giomale di Brescia», 2 luglio 1976.

«Giornale di Brescia», 26 settembre 1976, Bornato: concorso di -Pittura.

«Giomale di Brescia», 13 agosto 1977, Colori del Garda a Manerba.

«Giornale di Brescia», 20 agosto 1977, Il paesaggio di Bovegno alla V estemporanea.

«Giomale di Brescia», 20 settembre 1977, Stimolanti con onti al Premio Val Trompia. ,fr

«Giornale di Brescia», 29 agosto 1978, Carpenedolo visto con la tavolozza. «Galleria A.A.B.», Brescia, 25 novembre - 8 dicembre 1978.

AA.VV., «Brescia '80», Brescia, 1-1 I maggio 1980, Catalogo.

«Concorso nazionale Montecampione», Montecampione, luglio 1980, Catalogo.

 

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