Secolo XVIII.

Pittore bolognese, chiamatovi dal conterraneo Francesco Monti (v.) giunge a Brescia nel 1738 per restarvi operoso fino al 1769, e collaborare con ' il Monti stesso a numerose opere in veste di quadraturista.Si affianca anche ad altri artefici quali Francesco Zugno, Fontebasso, Cavagna...

Lunga la nota delle decorazioni eseguite, per lo più con il Monti.Fra le tante si ricordano quelle nei palazzi Arici, Torri, Maroni, Somaschi, Avogadro, Martinengo, Soardi, Fenaroli; nelle chiese di S. Maria della Pace, che apre il periodo bresciano, quindi S. Spirito, SS.Faustino e Giovita, S. Giuseppe, S. Girolamo, S. Chiara, S. Maria del Patrocinio... una nota completa dà Camillo Boselli in «Zanardi e Monti-Autobiografie», Ateneo di Brescia, 1964 ov'è ricomposta la cronologia del dipinti e la attribuzione delle parti di quadratura e quelle di figura.

Fin dal suo primo apparire in città Zanardi rivela notevole talento: «nelle decorazioni di S. Maria della Pace ci voleva un pubblico già preparato da tante esperienze per apprezzare il rigore dei partiti decorativi dipinti dallo Zanardi, aiuto nelle quadrature, ed il disadorno colorire del Monti che vuole quasi esser bassorilievo di pietra o grigio stucco polveroso e che sembra venuto vent'anni dopo i Tiepolo di S. Faustino Maggiore mentre di tanto li precede».

Trattandosi di artista non bresciano, per ulteriori note si ricorda l'opuscolo di

C.Boselli, accanto alla «Storia di Brescia».

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