Secoli XIX-XX.
Brescia, 2 febbraio 1952.
Rovato, 3 novembre 1940
Da Pietro (Rovato, 1906-viv.) decoratore e autore di opere di cavalletto semplici, dedicate in prevalenza al paesaggio e alle figure locali, nasce Silvio che ha frequentato dapprima la scuola «F. Ricchino» della natia Rovato e poi l'Accademia Carrara, sotto la guida del professar Trento Longaretti, diplomandosi. Affronta l'attività di restauro venendo da essa quasi esclusivamente assorbito; tanto che, pur continuando a dipingere, non si ricordano di lui partecipazioni a mostre collettive, men che meno mostre personali. Figurativo, predilige il paesaggio reso con tratto impressionistico e colori roridi, puliti. Ne nascono così panorami dalla chiarità solare; campagne ubertose raggiunte dall'occhio in tutta la loro ampiezza, angoli di paese. La pennellata incisiva, riassuntiva, scandisce prati, sentieri, tetti e mura di antiche case contadine sotto cieli uniformi d'azzurro, con evidente plasticità. Silvio Meisso è insegnante nella scuola «F. Ricchino».
Secolo XVI.
Secoli XV-XVI.
Berlingo, 25 giugno 1948.
Secolo XVIII.
Secolo XV. Nato nel 1472, vive ancora nel 1517
Secoli XVI-XVII.
Pittore fiammingo, qui lo si ricorda per essere autore di una Visitazione'in SS. Giacomo e Filippo; per aver eseguito i ritratti di Francesco Moscardi (1 61 1) un tempo nella sala consigliare dell'Ospizio di Malegno e di un ignoto Domenicano custodito dalla Pinacoteca Tosio Martinengo: opere documentate da Bernardino Faino, Francesco Paglia, Maccarinelli, Canevali, ai quali fa cenno la «Storia di Brescia», Vol. 111, p. 618, e Gaetano Panazza che lo dice documentato dal 1570 al 1639. (Catalogo della Pinacoteca T.M., 1959).
Pralboino, 19 ottobre 1930.